venerdì 11 luglio 2014

la deprimente situazione odierna

Una cosa scontata come l'acqua ma che vuoi per malafede o vuoi per... non lo so, mi viene sempre in mente la malafede,  è la mancanza di responsabilità effettiva che si trova tra i dirigenti dei vari uffici ministeriali o non, legati in maniera più o meno diretta alle varie amministrazioni italiane.


Banalmente se io faccio l'operaio e combino un casino in una ditta privata, il capoccia può darmi una seconda chance o darmi una sonora pedata nel culo mandandomi tra i più del momento ovvero i disoccupati. Certo dipende anche dall'entità del danno ma se combino un casino che costa molti soldi non ci vuole uno scienziato a capire la fine che si fa e solo il possibile intervento degli inutili sindacati può evitare il licenziamento (per altro giusto).
Se si considera una azienda pubblica o come ho detto legata al pubblico (vedi le partecipate) il discorso si ribalta: non solo spesso a curriculum più che esperienze lavorative, devi portare esperienze conoscitive (di politici o amici di politici); ma se combini un casino l'intervento è inversamente proporzionale all'importanza del ruolo ricoperto. Penso alle grandi società statali che hanno fatto una fine grama come alitalia e non posso credere che top manager strapagati siano stati mandati via solo a furor di popolo con buone uscite pazzesche e senza nessuna responsabilità per i disastri cumulati e anzi dopo poco pronti a ricoprire qualche altra carica di prestigio. Allora qui le cose non quadrano: a casa mia se combini un casino hai chiuso. Vuoi di nuovo un lavoro? Ok, visti i tuoi trascorsi (di bordelli) ti do una carica più bassa, stipendio più basso, NESSUN bonus/ incentivo / buona uscita/ vattelapesca ma sopratutto ti tengo d'occhio. Invece nel pubblico trovi gente che ha affossato grandi realtà non chalance  che senza che nessuno gli renda conto di nulla si prendono un corposo bonus e poi dopo poco li ritrovi a fare i mega direttori di altre aziende pubbliche. Insomma... chi ce li mette sembrerebbe un bello scemo no? Anzi andrebbe messo alla gogna e ricoperto di pomodori e verze marce (così per nominare anche la germania che ora se la comanna) per aver messo simili persone al "timone". E invece nessuna responsabilità neanche per loro mentre magari chi fa parte della manovalanza e quel lavoro lo ha perso, se non ha amichetti politici, e quindi magari il carrettino lo tirava per farlo funzionare dentro l'azienda pensa pure al suicidio finita la cassa integrazione. Ché tanto il giochetto dei prepensionamenti manco si può fare più.
Dicevamo che son scemi.... siamo sicuri? Voi mettereste mai un incompetente a capo di una megaditta?  Ci ho pensato molto a questa cosa e oramai mi sto persuadendo che scemi non sono ne chi ce li mette ne chi sta là e che anzi nella realtà questi ultimi siano solo dei bravi soldatini che fanno gli interessi di qualcun altro che non sono l'azienda e sopratutto non sono gli italiani che anzi si ritrovano sul groppone nuovi cassa integrati, nuovi debiti e dulcis in fundo pure un nuovo bonus milionario da liquidare.
E in cascata penso a Grillo che fa leva sul risentimento (sì, sempre lì vado a parare) di tanta gente che si arrabatta per tirare a campare e invidia perché è la verità, invidia mortalmente questi che senza fare nulla di particolare si ritrovano lavori facili, strapagati e con una serie di benefit fuori di testa grazie alle amicizie influenti (conosco anche chi ha una caterva di biglietti omaggio per decine di eventi).
E qui si arriva filosoficamente alla pecoronità tutta italiana. Mentre i francesi nel '700 affamati come pochi si rivolgevano al re per avere un po' di cibo e venivano corcati di botte e per questo si incazzavano creando uno stato nuovo e moderno creato sulla fraternité, egalité, liberté e spocchié noi non sono manco abbiamo copiato il modello russo dove si sono fermati al corcare di botte i potenti per poi farsi comandare per decenni dai potenti eletti dal popolo ma manco siamo passati per le mani passando direttamente ai giogo da buoi tirando un carretto dove per gli amici dei potenti c'è sempre posto.

Il problema quindi è, a prescindere da quello economico di natura etica: come si può pretendere che le cose funzionino se chi comanda non ha responsabilità? Come si può pretendere che le cose cambino se quando beccano qualcuno dopo esser stato pizzicato per uno ho più di quei reati dal sinonimo giudiziario incomprensibile, invece di chinare la testa e piangere sbraita come un pazzo inveendo contro magistratura rossa, complotti e altro?

Come può crescere un paese in cui si contesta un doppio lavoro ad un autista dell'atac e non si contestano 10-12 nomine, una in conflitto con l'altra, ad un politico?

E sopratutto come può crescere un paese nell'invidia dei cittadini meno abbienti per chi ha di più? Ché son tutti filosofi mazziniani sulla crescita del paese finché son precari e poi come gli promettono un posto fisso subito votano quel politico a cui sputavano in faccia fino ad un momento prima senza chiedersi da dove e come escono fuori i soldi per il loro stipendio.

A volte penso che Machiavelli c'aveva ragione: il popolo c'ha bisogno delle mazzate per il suo bene e sopratutto c'ha ragione Telespalla Bob quando fa il discorso da ex sindaco al tribunale di Springfield:
"Voi votate democratico ma in realtà sognate un repubblicano che brutalizzi i detenuti e vi comandi a bacchetta!"


1 commento:

Andrea ha detto...

quello che hai detto è sacrosanto ma perché consideri l'IRI un mostro? ho fatto caso che è con la sua morte che è cominciato l'assalto alla diligenza