stasera la metto giù tranquilla.
volevo solo far notare come discorsi anche complessi e di primo acchitto "strani" vengano seguiti e più facilmente "metabolizzati" da chi nel discorso ci si riconosce. questo fa anche la differenza fra chi ascolta e chi invece lo fa solo se un argomento lo reputa interessante.a volte capita anche a me di farmi " un film" in testa per ammazzare il tempo quando il discorso raggiunge punte di noia estreme,mi viene da pensare se esistono i campionati spaziali di dama fra gli abitanti di giove e di urano (i primi anni di università dopo due ore di lezione consecutive e altre ancora da seguire praticamente la mia testa diventava casa di produzione di film a basso costo.... ).
non ne vado affatto fiero,non perchè non ascoltando perdo qualcosa di importante,ma perchè manco di rispetto a chi mi sta davanti. invidio molto quelli che mentre fanno tremila cose insieme riescono anche a partecipare a una conversazione e anzi ti seguono attivamente e se provi a fregarli se ne accorgono. penso che come in tutte le cose serva applicazione anche se il problema è trovare la strada per andare avanti. diceva Pircing (scrittore) che in ogni cosa che si fa si parte con una certa dose di "entusiasmos" che ti manda avanti e che ti fa iniziare la sfida. però se le cose non vanno per il verso giusto e quindi con l'aumentare delle difficoltà l'entusiasmos diminuisce, si arriva anche a mollare quello che si sta facendo (di solito per lavoro si stringono i denti). e quando devi fare qualcosa con esperienza zero e non hai nessuno che ti guida .... beh.... i casi son due, o manco ci provi, o inizi sbattendo la testa da qualche parte ,poi o ti stufi o sbatti oggi e sbatti domani arrivi a trovare la strada giusta. alla fine è questione di caparbietà.
quindi bloccando qui la divagazione e ritornando all'argomento iniziale,tocca forzarsi ad ascoltare come forma di rispetto e poi inoltre cosi si risparmiano anche belle figure da peracottaro(di cui io sono uno dei massimi esponenti contemporanei) !
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