venerdì 13 ottobre 2006

proposta di responsabilizzazione

Una cosa che mi ha sempre lasciato interdetto della politica sono le leggi stesse che vengono formulate ,promulgate ed attuate.
La politica,al di la' delle facili battute che si possono fare ,ha uno scopo importantissimo e serve per gestire uno stato ,nella fattispecie quello italiano.
Personalmente io per comprare il mio amato scooter ci ho messo 7 mesi tra decisioni ,reperimento dei soldi ecc ecc.
Per comprare la fotocamera altri tre mesi tra scelte ,consigli ecc ecc.
Per comprare il cellulare tra scelte ,ripensamenti controllo prezzo oltre sette mesi..

Ma voi lo sapete ,io sono io...
Quel che mi chiedo però è : come fanno i politici a non vergognarsi ad attuare leggi a volte vergognose e spudoratamente di parte fregandosene delle conseguenze.
Mi pare impossibile pensare che loro non sappiano che una legge economica sbagliata può portare sull'astrico famiglie che si indebitano ,che magari si vanno a impelagare con strozzini con cui perdono anche la dignità di lavoratori e addirittura alcuni arrivano al suicidio.
Non posso pensare che non provino rimorsi quando fanno leggi come l'indulto ,le grazie o quant'altro tirino fuori criminali o non ne mettano dentro altri che per colpa di queste leggi divengono assai più pericolosi e a volte anche impunibili.
E alla fin della fiera cosa fanno questi signori politici che ,lo ricordo ,ci rappresentano perchè democraticamente eletti quando glielo si fa notare?
Accampano scuse.... fanno finta di nulla o cambiano (a volte ma solo a volte) abilmente discorso .
Lo trovo vergognoso anche perchè un politico ha un compito ben grave e importante: è un uomo di stato e un uomo di stato deve tralasciare TUTTO a favore dello stato che rappresenta. In questo senso anche gli astronomici stipendi che prendono sarebbero motivati e giustificati.
Insomma ,filosoficamente fare il politico sarebbe quasi un "atto d'amore" verso la patria e i cittadini (ultimamente al parlamento questi ultimi vengono chiamati consumatori... la cosa mi fa rabbrividire) e visto che non tutti hanno il fisico e la mentalità per un tale lavoro reputo sia giusto che ci siano delle regole che facciano capire all'aspirante politico che non è da tutti un tale impegno.
In fondo se sono un dipendente e faccio un casino ,il padrone mi caccia o quantomeno mi allontana destinandomi ad "altre mansioni".
Non sarebbe giusto dunque responsabilizzare il politico con un "chi sbaglia paga" in modo da non fargli fare leggi troppo superficialmente? Non sarebbe giusto un: se toppi e fai casini devi essere punito secondo la gravità del danno(e in questo caso essendoci di mezzo una nazione... ARIA!) ?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La politica italiana e non solo purtroppo si basa sul principio della non responsabilità.

L'unica arma che ha il povero cittadino è il non votare il cantastorie, la prossima volta.. qualcuno che conosco mi ripete ogni tanto che ci vorrebbe una sorta di guerra civile.. perchè ihmo se un politico menteccatto e ignorante mette sul lastrico una famiglia, è giusto che il capofamiglia metta sul lastrico, nel vero senso della parola, il politico e lo spinga giù..

W la revolucion :-)

Andrea ha detto...

purtroppo non solo sono tutti cantastorie ma sono sempre gli stessi.
e la gurra civile,come la chiami te,da altre parti la chiamano colpo di stato