domenica 1 ottobre 2006

Vendemmia Treffen '06 :day one

la partenza questa volta è meno traumatica del solito: riesco a dormire un po' più di più di quanto non dorma in quest'ultimo periodo.
Spooty ha un problema abbastanza serio , il premistoppa della pompa dell'acqua ha ceduto parecchio a causa di un surriscaldamento e mentre effettuo gli ultimi preparativi mi chiedo se sia il caso di portarsi un po' di liquido refrigerante,senza pensarci troppo preferisco non rischiare e preparo una tanica da un litro comprando acqua distillata al supermercato (5 litri 80 centesimi.... viene meno l'acqua trattata che la ferrarelle che "sgorga naturalmente da sorgente vulcanica...) . Preparo il refrigerante e ora sono più tranquillo anche se prima di partire lo rabbocco al massimo.
Sbrigo le ultime faccenduole ,preparo i bagagli e mi preparo alla partenza: ho già in mente il viaggio da fare e lo farò in solitaria anche se in molti hanno insistito perchè viaggiassi con loro ma è una cosa che sento e che fino ad adesso non ho detto a nessuno. Non infantile desiderio di far come mi pare ma un desiderio di "solitudine" e riflessione che sento da un po'. LA voglia di confrontarmi con me stesso in tanti km anche se poi viaggiare con chi si sta bene è tutta un'altra cosa.
PArtenza alle 11 del mattino e si comincia subito vedendo che lo sgocciolio non è proprio da ridere. C'è una cadenza di una goccia ogni minuto;poco male ,passerò il resto del viaggio con un occhio sulla strada e uno sull'indicatore della temperatura.
Il primo centinaio di km scorre veloce e la maggior parte della strada la conosco bene ,farla è un piacere e farla di giornata prefestiva in orario di lavoro è una vera goduria :poca gente in giro e con il sole settembrino le strade sono meravigliose.
Mi avvicino a Narni e le strade sono molto carine inoltre il posto è pieno di cartelli turistici con chiese abbazie e altri luoghi di interesse,una bella gitarella a parte è sicuramente da organizzare.
Mentre si procede mi trovo a passare in una gola molto bella con relativo invaso d'acqua e sbarramenti fatti per la produzione di energia.Continuando vado sulla superstrada Terni-Civitavecchia dove aumento la velocità (ebbene si: 110 in rettilineo! mi raccomando ,mantenete il segreto! :P ). La strada è un po' una E45 con alcune parti ben tenute e scorrevoli e altre che le sospensioni di spooty vorrebbero dimenticare...come vorrei dimenticare tutti gli animali investiti sulla strada ,un vero e proprio massacro di gatti,cani e volpi oltre a un nutrito branco di animali che "sembravano ricordare" porcospini e topi. Non nascondo di aver sentito una stretta al cuore e di aver distolto lo sguardo evitando per qualche secondo persino di vedere dove andavo per la tristezza.Tra l'altro anche un cucciolo di cane come tanti che incontro al parco quando vado a correre ;sono brutte sensazioni.
Prendo l'uscita per Tuscania ,posti carini ma che mi dicono poco ,non so' perchè ma li trovo un po' anonimi e anche se sono ricchi di storia la cosa che hanno in abbondanza sono i velox fissi su strade dritte come righelli e un vento a raffiche che mette a dura prova la mia pazienza.Si arriva a Montalto dove "l'attrazione" più importante è la centrale elettrica che si staglia lontana contornata da una grande quantità di linee elettriche: qualcosa di dimenticabile. Continuo sull'Aurelia e finalmente arrivo ad Orbetello vicino all'argentario ,sono quasi le 14 ho macinato un bel po' di km e non mi sento stanco ,faccio un po' di pausa e mangio qualcosa ,inizio a fare il "giapponese" con la digitale nuova e mi rode perchè ce l'ho da poco e non la padroneggio ,di conseguenza tante foto verranno sotto o sovraesposte.Dopo un pranzo frugale inizio ad addentrarmi nell'Argentario che a primavera tanto mi aveva affascinato. Porto s.ercole e porto s.Stefano sono veramente belli ,passo per stradine collinose dove mi fermo ogni 10 metri per scattare una foto con grande "felicità " di chi mi segue ma non sono affatto l'unico e ,permettetemi la difesa,occupavo meno spazio io con Spooty che la 166 che mi precedeva e si fermava come me.
Ci metto un bel po' a visitare tutto questo pezzo di costa ,non vorrei andarmene mai : i colori ,l'aria primaverile ,il cielo e il mare che sembrano baciarsi all'orizzonte e l'odore salmastro che porta una leggera brezza mi fanno venir voglia di rimanere lì per parecchio tempo ma ho ancora tanta strada da fare e l'unica cosa che posso portare con me sono i ricordi e le foto cercate di scattare il meglio possibile (si...vabbè..).
Vado verso la parte nord del monte per ritornare sull'Aurelia e vedo che la temperatura di Spooty (rimasta sempre sotto il livello di attenzione inizia a salire e sale in maniera vistosa. Mi fermo e lascio raffreddare un po' il motore. Controllo e il livello:è sceso ben oltre quanto si possa vedere a occhio . Inizio il rabocco che provvidenzialmente mi sono portato dietro e con mia somma preoccupazione vedo che debbo rabboccare ben 800 cc di liquido. Mi viene il dubbio... sono lontano da casa e lontano dalla meta. Una voce dentro di me dice che è meglio rinunciare e tornare a casa. Meglio un treffen saltato che una guarnizione di testata da sostituire. Ci penso ancora un po',mi guardo attorno e vedo la gente che va' in giro con le macchine ,qualcuno in moto e qualcuno in scooter. Guardo il cielo a cercare ispirazione e guardo dentro me stesso.Vedo gli altri in una immagine creata nella mia mente ,in un albergo che non so come è fatto e che creo con la fantasia, vedo facce sorridenti e facce che non vedo da tanto ,da troppo. Vedo sorrisi amici ,vedo gente a cui devo troppo ,vedo .... vedo la mia meta... "No... indietro non ci torno...". Guardo Spooty ,penso al volo a ogni possibile soluzione per tranquillizarmi e penso:" ho l'assistenza dell'assicurazione,al prossimo benzinaio aperto mi fermo e al limite o riempio la tanica d'acqua o compro un po' di refrigerante... e chi m'ammazza!?"
Si riparte: destinazione entroterra ,destinazione Monte Livata ,ma non ci sono strade dirette ,dovrò passare per un dedalo di paesini ,normalmente la cosa non mi spiace ma tenere un occhio sull'indicatore della temperatura rovina un po' l'atmosfera.
Visto il casino di paesini che dovrò passare preferisco puntare un posto e poi fermarmi per fare il punto della situazione ogni volta.
Passo a Manciano,Montemerano e arrivo a Pitigliano ,città fatta di tufo. Le strade fin lì sono divertenti e non la penso solo io così infatti la quantità di motoclisti della domenica che affollano quelle strade è imbarazzante come sono imbarazzanti le velocità che fanno visto che a curve veloci si alternano dei rettilinei belli lunghi,ma proseguo por la mia strada salendo e scendendo per le vallate dove si alternano zone dove il sole mi scalda a zone piene di vegetazione dove quasi batto i denti.Continuo e arrivo a Castell'Azzara oramai in debito di benzina. Tra l'altro prima di arrivare a quel paese avevo trovato un unico distributore per strada che con mia somma sorpresa era.... chiuso per ferie fino al 9 ottobre!?! Ma che razza di vacanze intelligenti fanno da quelle parti?
A castell'Azzara un po' chiedendo e un po' parlando con il benzinaio ,un ragazzo dallo spiccato accento locale vengo a sapere che 30 km e sono arrivato. Oramai sono tranquillo ,ho rifornito tutto il rifornibile ,sono le 17.40 le ultime curve e potrò salutare tutti.
Riparto di gran carriera ,la stanchezza ma di più la voglia di arrivare con il sole che cala oramai si fanno sentire e mi impegno a fare le curve il meglio possibile.
Arrivo a Santa Fiora dove chiedo a una signora dove passare per arrivare a Castel del Piano ,mio traguardo e la signora con un ampio gesto della mano mi indica che dovrò fare un giro un po' largo (mancano sulla decina di km) per arrivare ,da quello che capisco se parcheggio lì,attraverso la strada e scavalco il muretto sono arrivato ma oramai sento l'ansia di arrivare di abbracciare e dar pacche sulle spalle agli amici.
Finalmente arrivo e mentre mi avvicino all'albergo trovo Anna,Alice e Chiarastella in perlustrazione. i primi saluti e poi finalmente arrivo ,poso spooty e prendo possesso della stanza che sarà una quadrupla;sono le 18.20 circa.
Dopo un po' arrivano Marmax e Alex da Roma e in breve arrivano anche gli altri ,sono andati tutti a fare un giro lì intorno e finalmente iniziano i saluti che dureranno un bel po'.
All'imbrunire Zerocento esclama che stasera si batterà il record stabilito dal Daddo tempo addietro con la riparazione del filo apertura serbatoio di Spooty doo. Ci si rimbocca le maniche e si inizia a smontare le plastiche , si aggiungono nell'operazione Alex2000 ,Yankee e altri. Si forma un tag team in cui ognuno fa qualcosa ,dal reggere una torcia elettrica allo svitare o solo dare supporto psicologico.
Dopo un po' di armeggiare si scopre quello che avremmo preferito non sapere: il cavetto in metallo si è incredibilmente arruginito sotto la guaina protettiva sfilacciandosi e spezzandosi. Tra l'altro il povero yankee si è pure punto un dito.
Sconsolati si rimonta la plastica del serbatoio di Spooty con un po' di difficoltà perchè ogni volta dimenticavamo qualcosa ,a tal proposito si ringrazia la persona del sgn. Condor per aver gentilmente fornito i porconatori più avanzati che l'odierna tecnologia permette. La perla ,non me ne voglia ,erano i "vaffa" di Zero, mai sentito scandire con più ardore ,profondità e sentimento(ma manco Gassman quando recitava la Divina Commedia) un insulto verso qualcuno,nella fattispecie i progettisti piaggio che si sono "inventati" quella trappola.
Fatto questo si va' a cena e scatta il "delirio" un Led ispirato e una gran voglia di divertirsi da parte di tutti partorisce una delle serate più fenomenali a cui abbia mai partecipato, tra cibo buonissimo (le tagliatelle meritavano un'oscar) e la compagnia mi sono ritrovato a tarda sera ad avere dolori sul collo per le risate.Momenti clou la fattura presentatami da Zerocento per le operazioni di riparazione ,i brindisi ,e soprattutto il tormentone di tutto il treffen ovvero la battuta "come disse Cicciolina" che accompagnava ogni frase che potesse anche solo ammettere un doppio senso.
La serata e degenerata a risate ancor di più in veranda dove tra un sorso di limoncello e l'odore dei sigari a far da contorno ci sono stati momenti di goliardia che ho avuto la fortuna di riprendere.
La sera finisce verso le 00.30 in cui ci si saluta e ci si da l'appuntamento per l'indomani ,chi a colazione e chi prima al gran premio nella hall dell'albergo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Monte Livata ?

Andrea ha detto...

si! :)