venerdì 15 dicembre 2006

Senza Sangue di Alessandro Baricco

circa 100-110 pagine (e già avrei detto tutto su questo libro)

Romanzo di Alessandro Baricco senza una precisa collocazione storica,e spaziale. I nomi dei vari personaggi sono spagnoleggianti ma on credo che c'entri qualcosa la Spagna ma più l'Argentina.

Ci sono due atti :
Atto primo:
In una fattoria arrivano tre uomini per cercare un tizio. Questo tizio ha due figli.Si capisce fin da subito che i tre uomini non sono i re magi che portano oro,incenso e mirra ma al contrario portano solo il piombo delle proprie armi.
L'uomo cercato paga il suo passato e in un crescendo di drammaticità si salverà solo la figlia piccola dal massacro.

Atto secondo:
Sono passati tanti anni,trenta,una vita intera e la bambina è cresciuta. Cerca l'ultimo dei carnefici del padre e del fratello e le cose andranno in maniera differente da quanto ci si aspetta.



Giudizio:
Di Baricco avevo letto solo Oceano mare tanti anni fa e mi piacque:ma se dovessi basarmi su questo romanzo credo che dovrei rileggermelo e penso cambierei opinione.
Dare un giudizio su questo libricino è impegnativo se non altro perchè sarebbe anche un po' di parte visto che un amico(e credo giustamente visto che tutti i torti non li ha) ha cercato di influenzarmicon le sue impressioni negative.
Sarei tentato di bollarlo con un bel:" fa cag@re" ma non me la sento. Non perchè il libro sia peggio o meglio di quanto si creda ma perchè penso che sia un giudizio critico che non rende l'idea e non rende giustizia all'autore.
Sostanzialmente "senza sangue" è una storia trhiller e drammatica ma è scritta male;Se ad un personaggio si spara un colpo di pistola a bruciapelo non si può dire a scena finita e dopo uno scambio di battute che chi ha sparato è rimasto schizzato di sangue perchè nella tua mente si perdono i particolari della scena come te la costruisci e come lo scrittore te la DOVREBBE far immaginare. Sia chiaro la cosa è differente tra darti una idea di come è la scena(e farti immaginare il resto) e darti una minuziosa descrizione della scena(senza lasciare spazio alla fantasia) : Baricco la descrive con i particolari spalmati nella narrazione sbagliando tempi e modi.
LA descrizione di scene e personaggi invece è peggiore: Se dovessi basarmi su quel poco che ricordo di studio della letteratura italiana mi verrebbe da dire (e qui lo so' che mi seppelliranno vivo ,italiano a parte) che è un piccolo "decadentista" o almeno ci prova ,descrive particolari estetici e fisici anche se ben lontani dalla "pignoleria d'annunziana" ma poi si perde nel descrivere la vera essenza dei personaggi lasciandoteli sempre anonimi,verrebbe da dire misteriosi ma in realtà semplicemente semi sconosciuti come il vicino di pianerottolo. Non riesce a trasmettere la vera essenza di chi descrive e non è che lo fa perchè non vuole ,semplicemente non ce la fa ,prova è che si perde nella descrizione di particolari secondari come gestualità o modi di fare che sono descrittivi ma che danno l'impressione di non approfondire mai il personaggio e questo a me non piace.
In particolare questo romanzo l'ho letto tutto in un paio d'ore o poco più ,scritto con caratteri grandi l'autore sembra voglia dare l'impressione di aver "tanta carne al fuoco" e invece ha scritto poco e le pagine nella lettura "volano" non perchè sia appassionante ma perchè alla fine dicono poco o nulla.
Il problema semplicemente è che Lo scrittore non ha approfondito la storia e chi ne fa parte,pare più una bozza che una stesura finale. Sia chiaro che è sempre ben scritto ma è la sostanza che latita.

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