mercoledì 6 giugno 2007

eutanasia

Oggi pensavo:
non è una scelta. Una scelta è di che colore prendere le tende. Se mettersi un paio di scarpe da tennis o un mocassino. Se mettersi sleep o boxer, se sposarsi o convivere.
Stare inchiodati su un letto dopo anni di immobilità e sentirsi inutile con il corpo dipendente da un tubo che ti nutre mentre sei cosciente e ti chiedono di decidere se continuare a vivere o morire non è una scelta; decidere di morire è una logica conseguenza perchè forse in quel momento in cui si decide di farla finita si raggiunge la vera coscienza umana staccata e indipendente persino dal naturale istinto di sopravvivenza. In quel momento o ti sei evoluto in qualcosa di più, o non sei manco più degno del istinto umano ,perchè ti hanno tolto anche quello.
Ecco perchè per me l'eutanasia non è una scelta ma solo un percorso obbligato. L'accanimento terapeutico di contro è solo il voler ignorare una sconfitta diventata disfatta.
Quanta umanità c'è nel voler tenere in vita una "non vita" nella speranza che domani è un altro giorno? quanto è umano farla finita lì per sempre?
quanti welby senza i respiratori e la tecnologia sarebbero morti alla prima crisi? Abbiamo battuto in parte la morte ,quel che non capiamo è che non siamo in grado di fare anche il percorso a ritroso. non ancora almeno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Personalmente non ho ancora capito se sono pro o contro l'eutanasia...
Cmq come ti poni rispetto a quei casi di risveglio da coma che dura da anni o di ripresa da condizioni date per spacciate? Certo, sono casi molto rari ma riusciresti ad andare avanti convivendo col pensiero 'E se... non avessi staccato la spina?' col perenne dubbio che forse a dispetto del parere dei medici (che sbagliano in quanto umani) e credendo un po' nei miracoli, ci sarebbe potuto essere un miglioramento?? Non dico guarigione completa ma almeno quanto basta per chiedere al diretto interessato cosa decide egli stesso di fare...
Per questo credo che almeno una volta sia d'obbligo parlarne coi familiari e dare indicazioni in questo senso.

Andrea ha detto...

grazie per la risposta intanto :)

credo di essermi spiegato male io . con eutanasia intando la scelta di poter vivere o morire da persona cosciente per quanto poi uno sia nel pieno di se in certe situazioni.
con questo non intendevo far scegliere agli altri la propria sorte ma a tutti i casi simil Welby