lunedì 11 febbraio 2008

cogito ,ergo non si "combina"

Prendendo spunto da un post di MM mi sono deciso a mettere nero su bianco in formato elettronico dei pensieri etici che oramai sono in pianta stabile (vedi scatoloni ammucchiati da una parte) in quello spazio mansardato e abusivo che chiamo cervello.
Facciamo subito una premessa per chi non mi conosce di persona : sono sfigato, nel senso moderno del termine ,visto che non rimorchio o "concludo".Tanto è vero che mi viene il dubbio di essermi divertito troppo nella vita precedente o forse sono semplicemente stato uno stronzo come pochi.
Solitamente sono contornato da ragazze o meglio amiche ,tante amiche che a volte mi fanno anche confidenze abbastanza importanti. L'amicizia nasce dal fatto che di solito con le ragazze ,non ci provo anche quando loro mi danno qualche piccolo incentivo.
Nella realtà non è proprio così; non sono il latin lover ne un "piacione da spiaggia" e quando conosco una ragazza mi colpisce soprattutto il suo lato fisico. Detto questo non mi sembra di essere tanto diverso da qualsiasi maschio no?
La differenza però viene subito dopo: voglio conoscere chi ho davanti. Devo ancora capire perché o meglio per quale trauma infantile mi pongo questo obiettivo ma in passato spesso mi è capitata gente che di primo acchitto era simpatica e coinvolgente ma già dalla seconda uscita si rivelava diversa da quello che appariva.Ad esempio mi è capitata gente con ideologie strane ,con pensieri fuori di testa o semplicemente antipatica.Quindi cerco di capire com'è tramite un po' di conoscenza sperando che crolli la maschera di ipocrisia o semplicemente di "timidezza" che si ha quando ci si conosce poco. Naturalmente non intendo con questo arrivare a punte come: di che colore preferisce i calzini o anticiparla nei pensieri , semplicemente capire se chi ho davanti va' oltre la prima impressione. E invece a volte (qui i più scafati mi prenderanno a roncolate sulla schiena) mi ritrovo con tipe che alla prima uscita si aspettano di quagliare (mi sembra anche giusto) ma io ho il dubbio; ci esco accade qualcosa poi... non mi dice nulla e io che faccio? le dico "guarda mi sono sbagliato ,amici come prima " (Naturalmente mi aspetto di più che me lo dica lei )
Questo non mi riesce , mi sembra di offendere e umiliare la personalità di chi ho davanti ,insomma di essere lo stronzo che pensa col pisello. Cosa che alla fin fine è normale e accettato nella normale civiltà.
Sia chiaro: se una ha una bella scollatura io l'occhio ce lo butto, se incrocio una con un bel fisico e i pantaloni attillati io le vertebre cervicali per girare il collo di 180° me le rischio.Così come in piscina facevo i miei tempi migliori quando c'erano belle ragazze in acqua e cercavo di non pensarci impegnandomi di più nello sport(non è vero ,mi mettevo in mostra) ;tra l'altro l'acqua annulla l'impietosa gravità e anche una che non ti dice nulla in vasca diventa una strafiga.Insomma in tutto e per tutto mi sento come un normalissimo "manzo italiano" però c'è lo scrupolo da parte mia di trattare chi ho davanti come il giocattolo con cui sfogarmi (vedi mignotta) e questo non me lo perdono.So anche bene che come certe pulsioni le provo io le provano anche quelle con cui esco,in fondo siamo tutti umani ma quando esco a portare fuori il cane che ho in affido e vedo che corre appresso alle cagnette cercando di ingropparsele ad ogni loro istante di distrazione (quando non ci stanno) dopo una fugace annusata, mi viene da pensare :" sono una bestia io?".
Probabile che la mia sia anche paura ,in fondo sono sempre stato solo e forse l'inconscia paura di dover condividere spazi, luoghi e anche pensieri con un'altra dopo che ho tanto lottato e tanto lotto per affermare una mia identità personale mi sembra come un invasione barbarica.
Insomma probabile che abbia bisogno di uno psicologo (soluzione analitica) oppure come son sicuro direbbero alcuni , di un "sopralluogo sulla salaria" (soluzione pratica).
Coscientemente cerco qualcosa di più che sia una scopata .... anzi diciamolo alla ligabue : amore ,visto che una botta e via in macchina è un profondo sentimento,almeno a sentire le sue canzoni.
Certo è che se non mi do una mossa ... anche se devo dire che in 5 anni sono cambiato molto ,questo me lo concedo: prima ero molto impacciato ,casinista e disattento (non immaginate quante cazziate perché non notavo che si erano truccate per uscire con me; poi una mia cara amica mi ha fatto notare che truccarsi è come allenarsi ad una disciplina sportiva agonistica).
A volte penso che sto vivendo adesso le esperienze che avrei dovuto fare in adolescenza e che mi sono mancate perché ho frequentato una scuola totalmente di maschi,oltre ad avere zero amicizie.

7 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Whow!
Certo che quando cominci a fare brainstorming da solo, è difficile starti dietro!
Ma andiamo con ordine...
1 - Dici di essere uno "sfigato" nel senso moderno del termine: non rimorchi e non concludi. E allora? Dici bene: è nel senso "moderno" del termine la "sfiga". Ora io non voglio fare la morale "anticaglia e petrella" (chi mi conosce direbbe "senti da che pulpito..." con quel che segue): ma credo che il tuo approccio all'altro sesso sia il più "normale" possibile. O è della "norma" che ti spaventi? Hai per caso paura di essere fuori dalla "norma" del branco che "rimorchia e conclude", come fa il tuo cane in affido?
2 - Hai un sacco di amiche che condividono con te anche i più riposti pensieri. E queste sono le amiche. Poi ci sono le altre, le "possibili qualcosa d'altro", delle quali ciò che di primo acchitto ti colpisce è l'aspetto fisico. E allora? Anche questa è "norma": prima di incontrare la mia metà, anch'io - per avere il desiderio di "approfondire" un'amicizia (o qualsiasi cosa fosse venuta dopo) con un esponente dell'altro sesso - dovevo esserne attratta, nel senso che doveva esteticamente "piacermi". Confesso: nell'ordine la prima cosa erano che notavo erano le mani, ed in seconda battuta, il sedere... (be', ti scandalizzi?).
3 - Stante dunque che è normale che il primo input lo dia la fisicità, è altrettanto normale - a mio parere - che, per chi ha passato l'esame, scatti lo step dell'approfondimento. Chi sei? Cosa hai "dentro"? Giustamente, come ti domandi, "ho davanti qualcosa che va oltre la prima impressione?".
E qui non ci sono piselli, né "patatine": o va, o non va. Quanti "piacioni" ho incontrato che, dietro la bella faccia o il bel sedere, altro non avevano che il vuoto pneumatico! Ergo, non si è quagliato! E chissenefrega se dopo è andato a dormire - da solo - con i jeans "stretti"! Io lo cancello!
4 - Ho conosciuto mio marito quando avevo 38 anni, e l'ho sposato - dopo una sana convivenza - a 43. Prima ho corso la cavallina e mi sono divertita; ho pensato mille volte di essermi VERAMENTE innamorata e non era così. Non avevo amici, né tanto meno amiche.
Ero una single "solitaria" (non "sola": con me stessa sto bene...). E non è la paura di condividere spazi, luoghi e pensieri con qualcun altro: è che il tuo "altro" non l'hai ancora trovato! Perché quando arriva - parola - "l'invasione barbarica" è la cosa più bella ed appagante che ci sia!
Esempio cretino da neofita del blog: all'ennesima potenza, è come quando controlli il tuo post del giorno prima e vedi che hai 1 commento! Non sei felice di scoprire quella condivisione?
E magari ti ha risposto qualcuno che "esteticamente" potrebbe anche non essere di tuo gradimento. Pensa invece che - ai post silenziosi, solo pensati nel quotidiano della vita a due - qualcuno ti risponde ogni giorno, con un bacio, una carezza, o magari solo con uno sguardo...
5 - E chiudo questa palla... Se anche fosse che stai vivendo ora esperienze proprie dell'adolescenza, meglio! Questo è il sistema migliore per mettere indietro l'orologio biologico! Invecchierai più tardi, dopo gli altri "moderni" coetanei: rimarrai più a lungo con quella voglia di scoperta e di stupore che è dell'infanzia! E se ti dicono che sei infantile - pensando i "moderni" di offenderti - ghigna e pensa e me: che ho superato gli "anta" e ancora gioco a Bookworm anziché stirare o lavare mutande, o rispondo con affetto ad un blogger fortunatamente "diverso"...

Andrea ha detto...

grazie ,mi ha fatto molto piacere il tuo intervento
:)

Anonimo ha detto...

Complimenti per aver aperto questi 'scatoloni' con noi... non in tanti lo avrebbero fatto(nemmeno su un blog), e solo questo dovrebbe ricordarti quante belle qualità hai!

Per dare un commento al post, mi sa che più che martoriarti il cervello con questi pensieri non puoi fare: se il destino (o come lo vuoi chiamare) ha stabilito che la tua donna la troverai più in là, cerca solo di spassartela mentre la aspetti! Ovvero coltiva i tuoi interessi e costruisci un Andrea che piaccia a te e anche a lei! :-)

AG ha detto...

Credo che non sia tu ad essere inadeguato ma chi ti sta intorno.
Io, dal mio piccolo, l'unico consiglio che mi sento di darti è quello di stare con gli occhi della mente sempre aperti e sapere bene ciò che vuoi veramente; il tipo di ragazza che veramente vuoi vicino a te. Il tipo di persona che ti fa stare veramente bene. Se hai le idee chiare su questo punto sei a metà dell'opera.
Quando incontrerai la persona giusta tutto sarà semplice ed automatico.

Andrea ha detto...

ptt: grazie ,non pensare sia facile. non lo faccio per esibizionismo ma perché alla fine cerco il confronto per sentire anche altre campane.

si hai ragione ,però non è facile da sempre ho avuto l'idea dell'ultima spiaggia ,insomma chi mi capitava era l'occasione della vita .quest'approccio del cazzo non solo mi ha sempre creato un sacco di problemi ,vedi farmi una vita come voglio, ma anche parecchie questioni morali con chi avevo davanti. alla faccia della mio millantato modo etico di pensare.
beh ,almeno me ne sono reso conto ,senza contare che spesso ho confuso il vero sentimento con la solitudine che è una brutta bestia. fortuna vuole che tanta gente mi si è avvicinata o riavvicinata ( vabbè dai ,diciamo che pure io sono un po' cambiato e il mio grado di stronzaggine evidentemente si è abbassato)

lago: grazie per la partecipazione ,apprezzo molto :)
la penso come te ,non nel senso superbo del termine però mi rendo conto di essere un tipo particolare ,poi sarà che lo sono semplicemente perché "non quaglio".
sicuramente quando non sento la solitudine ,noto tanti difetti su cui non riesco a soprassedere . e nasce il dilemma a cui rispondevo a ptt!

Annarita ha detto...

Andrea, concordo in pieno con bastian cuntrari.

Rilassati e cerca di vivere giorno dopo giorno pienamente e senza ansia di alcun genere...arriverà la tua lei arriverà prima o poi e succederà tutto con naturalezza. Ti sembrerà di conoscerla da sempre e non dovrai porti domande di tipo esistenziale...

Andrea ha detto...

annarita: grazie anche a te. purtroppo sono un controsenso esistenziale: da una parte voglio prendermela con calma conoscere ,capire ,dall'altra ho una gran fretta come l'ansia per il tempo che passa mi pesasse come un incubo (anzi leviamo il condizionale)