lunedì 17 novembre 2008

petrolio: parliamone

ai distributori sotto casa sembra di esser tornati veramente indietro di 3 anni : 1,180-1,160 circa. (quando presi Spooty ricordo di averla fatta ,ma solo qualche volta ,anche a 1,060)
l'impressione è che continuino a marciarci sopra o come si dice a Roma "a magnacce sopra" parecchio.
La prima "speculazione da bar " che mi senti di fare è che :guarda caso proprio pochi giorni prima ,quando Obama era dato per vincente ,il petrolio ha subito un calo folle senza motivi apparenti,naturalmente si può anche asserire che in questi anni di folle c'è stato solo l'aumento dei prezzi ad ogni più puerile scusa ; a voi l'onere di andare a ricercarle su google.
Mi chiedo ,in senso retorico sempre ,quanto può aver influito la politica di un presidente che è un petroliere ammanicato un po' ovunque . Il conflitto di interessi a quanto pare non è solo un problema italiano.
Ora la domanda è : l'incidente di percorso sul prezzo dei carburanti è stato in questi anni con l'aumento o è adesso con il calo?
E infine ,ricordando che allo stato per primo è scomodo questo crollo visto che guadagna molto meno come imposte percentuali, mi chiedevo: adesso a quale scusa si aggrapperanno per NON abbassare i prezzi dei generi alimentari o cmq di quella merce che viaggia (e ancora mi si deve spiegare perché un pomodoro che viene da Latina costa di più,molto di più di uno cinese che si fa il giro del mondo ) senza contare i sovrapprezzi per il carburante e altro dei vari mezzi di trasporto civile.

1 commento:

Giulio GMDB© ha detto...

Beh, sicuramente il rialzo sfrenato dell'ultimo anno (quando già le borse stavano scendendo e già si ventilava l'ipotesi di recessione globale) è stato pura speculazione. Ora il petrolio crolla perchè la domanda è diminuita ma la discesa sembra ancora più vertiginosa per le vette immotivate raggiunte solo pochi mesi fa... Mi spiego: in un mercato meno speculativo il petrolio è comunque destinato negli anni a salire se non altro per il fatto che paesi enormi come Cina ed India stanno velocemente industrializzandosi, i 2 miliardi di abitanti che si accontentavano di una ciotola di riso avranno sempre maggiori "necessità" (elettrodomestici, auto, moto, case migliori, più energia elettrica, ecc) mentre le scorte di greggio nel mondo non sono infinite. Ma invece di salire del 10-20%, il petrolio in pochi mesi è salito del 200%. Ora che siamo di fronte ad una recessione con calo dei consumi, c'è da aspettarsi un calo del 10-20% ma rispetto ai prezzi di un anno fa, non rispetto ai prezzi gonfiati degli ultimi mesi. Questo è il motivo del crollo.
Il fatto che Bush sia un petroliere legato alla lobby dei petrolieri sicuramente ha influito. Non credo che dalla salita a 150 dollari al barile mr.Bush non ci abbia guadagnato nulla...