domenica 24 gennaio 2010

ass watching (differenze uomo/donna)

se mi giro a guarda il culo di una donna sono un porco.

se una donna si gira a guardare il culo di un uomo è per vedere, controllare, studiare o semplicemente "guardavo e basta" ( guai a farlo notare).

Mi domando come mai in 33 anni,allora, da nessuna donna ho mai sentito menzionare quello del david di michelangelo

domenica 17 gennaio 2010

sherlock Holmes by guy ritchie


Visto ieri in una orribile sala con sedie strappate, odori orridi e adolescenti su adolescenti con la mia combricola che aumentava prepotentemente l'età media, finalmente ho potuto godermi la pellicola con la magia della sala cinematografica. che poi io sta magia non la sento: capocce che si muovono , posizione dello schermo mai ottimale per non parlare dell'audio. Insomma tutta roba che distrae ma anche QUELLA sala ci ha messo del suo.
A parte le polemiche introduttive, direi di aggiungerela mia tra le ennesime critiche che potete leggere un po' dappertutto in rete.
Intanto che si sappia: sono un grande estimatore delle storie di sherlock holmes, fin da adolescente ho letto sempre con grande passione i racconti e le storie del detective inglese. Ho visto i film e buona parte della serie a telefilm. Quindi, quando ho letto i giudizi in giro ho storto il naso e nonostante un po' dappertutto abbia sentito che quello di Ritchie era un bel film, non mi sono fidato. Sherlock nei libri viene presentato come un distinto signore molto british, un perfetto gentiluomo molto distaccato, cortese ed educato ma molto freddo con le donne ed interessato solo a tutto ciò che riguarda stranezze che possano ricondurre al crimine. Alto, esile con dei penetranti occhi grigi e un naso aquilino. Già da questo Robert Downey Jr. c'entra un cavolo. Come il resto del film c'entra poco con le storie di Arthur conan doyle.
Bisogna dire Jude Law nella parte del dottore ci sta molto bene. La storia ve la risparmio, la potete leggere ovunque e poi finirei per spoilerare, parliamo invece della regia. Ritchie non fa un gran prodotto: alla fine prende il personaggio classico, lo diluisce con tanto tanto die hard, tanta ironia e simpatia che va di moda in questi anni e ne fa una americanata affatto spiacevole che rende i personaggi godibili e divertenti. Due amiconi legati assieme ma dannatamente poco vittoriani nonostante poi l'atmosfera lugubre di una Londra tardo ottocentesca ci stia molto bene. Molto bello il personaggio di moriarty che fa presagire per un futuro film (ma tanto si sapeva), dannatamente affascinante nella imperscrutabile oscurità che l'avvolge.
Un personaggio nuovo (ora mi sfugge il nome), la spia per cui holmes prova una infatuazione (sacrilegiooooo!! holmes era il misogeno supremo!) e tante ma tante piccole licenze (oltre a quelle già dette) che rendono il film una cosa a se.
La regia è insipida, il regista gioca a fare il grande ma alla fine fa il suo lavoro e a volte anche senza tutta questa bravura, per me non ha saputo gestire benissimo alcune scene importanti che ha reso poco comprensibili e una sensazione, lunga tutto il film, di andare di corsa come un film d'azione, che sia chiaro effettivamente è.
Insomma, lo consiglierei ad un amante dello Sherlock originale? Si , in quanto con il detective della letteratura ha poco a spartire e non storcerete neanche il naso per questo.
Il finale mi ha un po' deluso, questo lo ammetto perché

(spoiler) il cattivo s'è ammazzato da se (fine spoiler)


come giudizio gli do:

2 holmes è mezzo su 5 per la fedeltà

3 spielberg su 5 per la regia

4 gnocche su 5 per le donne del film (ma solo perché kelly reilly ha un bel viso ed è roscia, mezza roscia, nel film)

per chi vuole vedersi bei film consiglio:

quelli con basil ratbhone, anche se il peso del tempo si fa sentire

"il fratello più furbo di sherlock holmes" bellissima parodia con Gene Wilder, Marty Feldman e una seCsissima Madeline Kahn

i telefilm con lo sherlock più bravo e credibile di sempre: Jeremy Brett

giovedì 14 gennaio 2010

TGV a 574,8 Km/h

onestamente i francesi hanno ragione ad essere dei nazionalisti del cazzo: hanno combattutto per la repubblica, sono stati una grande potenza del dopoguerra (le sveglie prese nel durante non se le ricordano mai) e mandano pure il filmato del record del mondo (2007) sul telegiornale. In italia l'ETR 500 ha il primato mondiale di velocità in galleria (360 Km/h) e non se lo fila nessuno.
Ma passiamo al filmato: l'alimentazione a 2X25 KV per un assorbimento di svariati MW. Non so quanti però per dare un paragone l'ETR per arrivare a 300 Km/h assorbe fino a 12 MW quindi penso che qui potremmo anche averli sforati.
L'interessante è il pantografo: lo scintillio che vedete significa che la linea è messa veramente alla frusta: le oscillazioni sono tali che il pantografo, sebbene a doppio stadio quindi a masse ridotte, non riesce a seguire le oscillazioni e soprattutto la velocità critica dell'onda che si viene a creare sulla linea di contatto. Quando l'onda e il pantografo viaggiano alla stessa velocità semplicemente c'è il distacco dei due elementi, continua a passare corrente elettrica ma come arco elettrico che inevitabilmente massacra lo strisciante del pantografo e la fune della linea di contatto. Insomma alti pericoli che si distrugga o uno o l'altro pezzo se non entrambi.




aneddoto: la mia proff che assistette in stazione al record di velocità italiano, disse che parevano le comiche: ingegnere bolognese che parlava a macchinista napoletano in dialetto e quest'ultimo che non capiva.
Come si evince dal filmato invece i mangiaformaggio sono estremamente professionali (2-0).
qui il filmato completo, sempre che non v'abbia annoiato il precedente:

Charlie Kosei: Lupin sansei sono 1

 Amo nei nipponesi la capacità di rendere normale e adulto qualcosa come le canzoni e le colonne sonore dei cartoni mentre invece qui se i cantanti non sono affetti da sindromi di peter pan e lolitismo non li fanno neanche figurare nei titoli di coda.


martedì 12 gennaio 2010

punti di vista

se cado da moto e m'azzoppo è una disgrazia

se cado pattinando e m'azzoppo fa ridere




(almeno a giudicare dalle espressione di tutti quelli che me l'hanno chiesto)

sabato 9 gennaio 2010

La poesia salva la vita [pre pre recensione]


Ho letto solo poche pagine ,pochissime e mai come da anni mi ero riappassionato alla lettura. Libro non facile per me ma rileggere le pagine per capire meglio non mi pesa.
Un manuale estremamente colloquiale su come si legge la poesia, come si assapora, cosa è ma soprattutto come riconoscerla.
Bello, mai credo di esser stato più entusiasta (tranne che per "così parlò Zarathustra" , almeno le prime 10 pagine sono da sturbo) di aver speso 9 euro e 50 per un libro (pulciaro sono e pulciaro rimango).

consuntivi da fine anno

Non amo tanto guardarmi indietro all'anno appena passato. Sia perché ogni anno è solitamente piatto come il precedente ,sia perché i miei picchi sono sempre in negativo (sfig-losophy) . Ecco perché preferisco sempre fare un bilancio di come è andata una cosa solo dopo che l'ho superata, imballata e messa da parte in attesa d'archivio. Certo ,il 31 dicembre è un punto di riferimento ,in fondo si festeggia per l'arrivo del nuovo anno, in verità si festeggia perché farlo è divertente, come è divertente vedere quelle persone che ad inizio dicembre iniziano a sclerare perché odiano dover organizzare, chiedere, parlare di come passare questo fatidico giorno salvo poi guai a chiedergli di passarlo come un normale giorno visto che tanto li stressa.
A me piace festeggiare in finale ,mi piace stare assieme alla gente che conosco e parlare. Ecco perché preferisco una cena o un pub ad un cinema. Però non mi piace fare bilanci, perché il cambio d'anno non è per me un punto di riferimento come rinnovo buttandosi alle spalle qualcosa di vecchio: il primo gennaio del 2010 tornerò a fare quello che avevo interrotto il 31 dicembre del 2009. Insomma posso anche buttare qualcosa già dalla finestra ma tanto la mattina dopo devo scendere, dargli una pulita ed utilizzarlo perché mi serve: ancora non ho finito. Invece che bello sarebbe una vita nuova di pacca , soddisfacente e diversa dalla vecchia. Dire: "buon anno!" con le chiavi di casa vecchia in mano e gettarle perché non servono più. Andare in una strada diversa da quella solita del ritorno. Cavolo ,quello si che sarebbe un bel bilancio da fare.