lunedì 3 maggio 2010

bimbo vs educazione adulta : 6-0, 6-0

Qualche giorno fa il figlio di un mio amico compiva 4 anni. Invitato anche come fotografo lo vedo tutto serio e concentrato anche mentre scarta i regali e imperturbabile anche davanti alla smania degli amichetti coetanei nel vedere cosa gli avevano regalato gli altri. La banda di mocciosi lo incita a stracciare la carta ma lui poco si fa coinvolgere. Arriva il momento della torta , una bella torta con sopra l'immagine del suo eroe preferito: Saetta Mc Queen. Tutti i bimbi si fiondano sulla torta e la nonna difende strenuamente il calorico vessillo dai microunni che la farebbero cadere in un batter d'occhio. Subito dopo assisto alla spartizione delle fette con i bambini che urlando esigevano ognuno un pezzo specifico del dolce che mano a mano diveniva sempre più sforacchiato e somigliante ad un piatto etrusco incompleto. Nel marasma magnum solo un bimbo è impassibile, quasi serio e dietro a quel branco di scalmanati: il festeggiato. Mi avvicino, mi chino e gli chiedo se ci fosse qualcosa che non andava. Lui mi guarda , mi fa un mezzo sorriso e mi dice (a 4 anni): "sto aspettando il mio turno per la torta".
In quel momento non potei non pensare ai 40-50 enni  dei convegni a cui partecipai che da veri gladiatori si contendevano la lasagna o l'ultima pizzetta come il più ambito dei trofei.

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