mercoledì 10 novembre 2010

Lucca comics and games 2010

Approfittando del gentile invito di carissimi amici quest'anno ho partecipato per la prima volta a questa manifestazione che da anni viene fatta nella pittoresca "bomboniera" che corrisponde al nome di Lucca.
Naturalmente viaggio fatto sempre assieme al fedele spooty giunto ai 66000 km proprio mentre "sfrecciavo" sull'aurelia ancora in terre laziali.
Di manifestazioni simili non sono proprio a digiuno, infatti ho partecipato spesso ai vari expocartoon che si sono susseguiti negli anni a roma fino ad un paio d'anni prima che la manifestazione chiudesse baracca e burattini con mio grande sollievo; e presto spiegherò il perché.
Da come avrete capito, memore delle esperienze romane, ero un po' scettico su questa manifestazione fuori porta, anche se il programma era veramente ricco, nulla a che vedere con il vecchio expo che ora dovrebbe essere Romics.








  
e la fila è fatta!
Andato da solo per impegni dei miei gentili ospiti alla manifestazione verso le 10.30, dopo esser stato accompagnato vicino ad una delle sei ( 6 ) biglietterie, vengo subito preso da un profondo sconforto per la fila di oltre 100 metri con tipo 3 persone affiancate a cui si aggiungevano altre file laterali. Confesso che sul momento, data la mia idiosincrasia per l'evento "pascolo da attesa" di universitaria memoria dei primi anni (la fila al terzo anno in segreteria dalle 9.30 alle 14 mi ha segnato) ero tentato di gettare la spugna. Poi parlando con alcuni del servizio d'ordine per chiedere informazioni sono venuto a sapere che la fila più lunga, che continuava ad allungarsi, era in realtà quella per chi doveva ritirare il braccialetto per l'abbonamento. La fila per i biglietti giornalieri era ben più corta ed effettivamente,avanzando la mia fila era di soli 15 metri e 10-15 minuti di attesa.
sullo sfondo la fila
Messomi il braccialetto giornaliero mi avvio al primo stand che è proprio di fianco a questa biglietteria.
Questa manifestazione presenta subito una particolarità: non c'è un polo espositivo: Lucca non ha spazi tali da poter gestire in un unico posto tutta la baracca e così si sono inventati la cosa più carina e pittoresca: l'intera città è la manifestazione: C'è solo qualche stand fatto da tendoni, gli altri sono tutti edifici sparsi per Lucca, ipotizzo edifici comunali affittati per la manifestazione. Ad ogni modo messo il braccialetto, montata la reflex e messomi in posizione comoda lo zaino, infilo la mappa datami assieme al biglietto e mi infilo nello stand dei games.
Questo stand mi rievoca le prime edizioni dell'expocartoon, anzi forse la prima e basta perché nulla più di questo stand si adatta alla parola "manifestazione". A parte la quantità di cosplayer che accompagnerà tutto il mio viaggio non solo nella manifestazione ma anche dentro e fuori la cittadina, anche tanta tanta gente a giocare ai giochi di ruolo nei tavoli approntati. File di adolescenti agli stand di magic e tavoli pieni per iniziare i tornei a questo gioco. Mentre passavo vicino a dei tavoli alcuni giocatori che stavano per iniziare una partita ad un GDR, non so quale però, si stringevano la mano presentandosi: emeriti sconosciuti che giocavano uno contro l'altro. Questa è socializzazione, altro che twitter, friendfeed e simili.
Gironzolando tra gli stand passo quasi subito davanti a quello armenia e vedo un signore dai capelli argentati che fa per uscirne, mi passa vicino ,si gira verso una signora nello stand e mima con la mano il gesto di prendere un caffè. Lo guardo un attimo ma poi mi dico "io questo lo conosco...." . Chiedo, con la mia incomparabile capacità di far figuracce, alla signora rimasta al bancone chi fosse è lei sorridente mi fa " è Joe Dever!" e lì, mi si sono dilatati gli occhi. Lo scrittore che con i suoi personaggi mi ha allietato la mia disgraziata adolescenza era passato di fianco a me. Chiedo se firmasse autografi ( la domanda sembra banale ma non ho mai chiesto un autografo e vai a sape' se gli scrittori son forastici o no) e lei sempre sorridente mi dice di sì, sarebbe tornato dopo il tempo di un caffè. Mentre aspetto, giro,scatto foto su foto ai cosplayer chiamandoli con il nome del personaggio da loro rappresentato e do una occhiata ai vari stand, alle gentil signorine mezze discinte (se l'homo non è de ferro figuriamoci io....) e ai tanti libri di gioco che non conosco badando poco alle xbox e console varie esposte e preda dei soliti mocciosi.
Poi torna DEver e mi faccio fare un po' di scarabocchi. Persona gentilissima e disponibile anche se taciturna (vabbè, parla solo inglese, io lo speekko praticamente a gesti....) . Nota economica: sconto fiera per i libri allo stand armenia: tipo 40 centesimi :|

Continuo a girare e cambio stand uscendo per le strade e lì c'è la vera festa!!! DEcine di ragazzi e ragazze che stanno finendo di cambiarsi o sono già pronti e in posa sempre disponibili a farsi fotografare e io sempre pronto a ringraziarli (mi pare il minimo! ) Troverete un bel po' di foto nel mio spazio di picasa.
Gironzolando gironzolando di cosplayer ne ho fotografati tanti (soprattutto di gentil donzelle uhuhuhuhu :P ) ma nella relatà solo una minima parte sia perché erano veramente troppi e avrei passato l'intero tempo dietro l'obiettivo, sia perché a volte c'era da far la fila per fare le foto ai travestimenti migliori.
Alcuni veramente notevoli come spank e micia, altre veramente geniali come i ragazzi di metal slug!!!! Che trovate anche in foto mista con altri personaggi.
MA!!!! Il mito tra i miti erano un gruppo di ragazzi travestiti da tetris che quando si mettevano in posa si "assemblavano" con tanto di musichetta del tetris di sottofondo che li accompagnava da delle piccole casse acustiche che si portavano!
Arrivato ad un certo punto,anche per la stanchezza, non sapevo più se chi volevo fotografare l'avevo già immortalato oppure era un "doppione". Verso l'1.30 ho ceduto di schianto e ho deciso di tornare a casa e mentre lo facevo continuavo a scattare anche se una voce interna mi diceva che me ne sarei pentito e così è stato, ma l'aria freddina e il sudore sulla schiena mi facevano pensare al viaggio di ritorno del giorno dopo. A proposito di freddo, menzione d'onore o di pazzia a tutti quelli che per emulare i personaggi si son presentati mezzi nudi se non totalmente, come uomini tigre, hulk e tutti quei personaggi che sfoggiano sì il fisico ma che evidentemente di temperature come quelle che ci sono state durante la manifestazione lucchese non le hanno mai patite.
       
il gruppo misto di metal slug e altri personaggi   
i mitici del tetris!!!!











Inoltre tanti disegnatori che firmavano autografi agli stand, diversi dei quali manco li conoscevo (ad esempio quelli bonelli) altri famosi in rete che non ho visto e manco ci pensavo dato l'ubriacamento da manifestazione. Poi proiezioni, convegli e mostre, insomma, e da qui la polemica, tutto quello che all'exporcatoon si perse nel giro di pochissimi anni diventando una semplice appendice dei negozi che già se la comandavano ell'epoca ( e che si lamentavano dei prezzi esosi richiesti dagli organizzatori), senza novità, ospiti speciali e retta unicamente dai cosplayer romani dell'epoca che mostravano una grandissima inventiva (ricordo ancora una ragazza travestita da cyborg 003 che mi è rimasta nel cuore ). Anzi stando al Lucca comics mi sono reso conto che a noi appassionati romani alla fiera di roma ci hanno rubato i soldi per anni.
Detto questo ci sono anche alcune cose negative: ad esempio gli spazi un po' angusti insufficienti a gestire tutta la fiumana di gente che è arrivata alla manifestazione e che poco mi è pesata solo per la grande educazione da parte di tutti, forse l'unica volta in vita mia che non ho fatto a spallate e ne sono anche contento vista l'alta percentuale di "abitanti del villaggio della foglia" mi avrebbero fatto il culo a strisce, magari aiutati dai personaggi di one piece, in gran quantità presenti.
Per darvi una idea sia della quantità di gente, sia dell'aria che si respirava, ecco un piccolo filmatino (con tanto di una pettoruta e sorridente miss Dronio che immortalerò poco dopo in foto) dello japan palace, dove mentre guardavo i peluches di spank pensavo alle mie amichette rimaste a roma :P (so' stronzo lo so! )



Notare che nel giro di 10 minuti quel posto si è STRA riempito di gente e quella che sentite cantare è una ragazza che prova il caraoke in jappo. Qualcosa di devastante per le orecchie...

Chiudo questo lunghetto reportage con una immagine emblematica di quando stavo tornando a casa. Nonostante fossero quasi le 14 questa che vedete era metà della fila che c'era in una delle biglietterie interne alla città e quindi in teoria meno frequentata. L'altra metà della fila non mi è entrata nell'obiettivo


Infine è stata una bellissima esperienza di cui ringrazio tanto i miei amici per avermela resa possibile e penso che l'anno prossimo tornerò più "massiccio e incazzato" a questa kermesse sperando non faccia la fine dell'expo mal digerito che ho nominato sopra.
E in ultimissima battuta, mentre salivo sullo scooter con macchina fotografica oramai riposta, io già tutto preparato, inguantato ecc ecc , dallo specchietto poco prima di partire mi vedo un mazinga che avanza verso di me!! lo trovate sicuramente anche in condivisione di qualche album sul web. Io purtroppo non ho potuto immortalarlo per i motivi detti poco sopra però era anche buffisismo. Il travestimento estremamente ingombrante faceva muovere il poveraccio rinchiuso lì dentro in maniera goffissima, camminava scalzo coi calzini senza usare le "scarpe di mazinga" perché anch'esse poco pratiche per caminare e infine i suoi amici, gente all'apparenza di 30 anni, quindi parliamo di adulti guidavano, infatti il poveraccio non vedeva neanche bene; se non è amore per i nostri vecchi cartoni questo....

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