mercoledì 18 maggio 2011

inseguendo Forrest Gump

il 7 gennaio del 2010 pattinai per la prima volta sul ghiaccio. Tutto bello, tutto divertente. Dopo diverse culate per terra in cui cadevo sempre all'indietro e mi veniva spontaneo sostentarmi con le mani, già alla sesta caduta avevo le palme indolenzite e doloranti e pensavo che entro la sera mi sarei giocato i polsi. Invece un po' per stanchezza, un po' perché scivolai proprio in curva fu la settima culata ad essermi fatale: mentre stavo per girare scivolai, il piede si mise a 90° verso l'esterno e la lamina si piantò ferma nel ghiaccio mentre il resto del corpo cadeva all'indietro. Un grandissimo dolore alla base della caviglia e subito dopo pensai di essermi procurato la mia prima frattura. il giorno dopo di camminare quasi non se ne parlava e si era un po' gonfiato. Dopo qualche giorno di pomate provai a correre e credo proprio peggiorai il tutto. Riprovai ancora perché se bisogna esser stupidi bisogna esserlo per bene. Passai i mesi successivi a maledirmi: il dolore che non passava mai; ogni volta che sembrava essere scomparso bastava fare i cinque gradini dell'androne di casa per riacutizzarlo. Bastava mettere il piede un po' storto per ricominciare da capo. Niente corsa e niente mobilità decente. Dopo inumerevoli pomate e fasciature decisi una risonanza e scoprii la ferita di un legamento sul malleolo e un "modesto" versamento ( scoprii dopo che i versamenti acutizzano le infiammazioni). E la risonanza l'ho fatta due mesi dopo quindi posso immaginare quanto "modesto" fosse all'inizio. Iniziai la tecarterapia, terapia fisioterapica di cui ero molto scettico e dal costo per seduta di 35 euro a botta. Il mio scetticismo si sciolse come neve al sole: dopo 3 sedute il dolore era quasi scomparso e alla quarta sotto consiglio della fisioterapista ricominciai a correre. Corsa blanda, pochi chilometri ma andò tutto bene!
Da allora è passato oltre un anno. Ho corso, complice anche l'inverno poco piovoso, come mai prima e sono riuscito a "macinare" come mai prima.
I numeri, anche se manca qualche km perché ogni tanto la batteria del cell mi ha abbandonato sono: 1592 km, 136 ore e 20 minuti totali, 345536 passi e una velocità media di 11,68 km/h.
Mai avrei pensato di raggiungere questo traguardo che non sarà il massimo podistico della storia ma è il MIO record personale e la soddisfazione di essermi superato è impagabile, anche pensando a quanto ero grasso e a quanto fumavo fino ai 21-23 anni d'età.
L'incidente mi è stato anche utile, mi ha fatto capire che non sono così indistruttibile come pensavo; ho sempre creduto di essere ben più robusto di altre persone che con cadute e incidenti simili ai miei si è fatta ben più male e questo mi ha sempre fatto pensare di essere un piccolo superman.  In fondo meglio averlo scoperto con una culata che con qualcosa di più grave e pericoloso, anche se magari qualcun'altro al mio posto si sarebbe procurato un danno peggiore ma è un dubbio che non mi va di approfondire. L'importante è imparare sbagliando, basta che gli errori non siano fatali!

2 commenti:

Giulio GMDB© ha detto...

E soprattutto mai sottovalutare dolori che non passano e farsi vedere da un bravo medico: in questo modo in genere si risolve molto prima ed in maniera definitiva

Andrea ha detto...

parole sante ;)