mercoledì 6 aprile 2005

crescere: quando le gambe tremano

Mi sono sempre chiesto cosa avrei fatto da grande,ma soprattutto come sarei stato: persona importante o umile? se avessi a 10 anni potuto incontrare il me stesso dei 18 mi dicevo che me ne sarei raccontate di cose e di avventure passate prima di arrivare alla maggiore età!
e invece non mi sento di aver vissuto grandi avventure. non mi sento di avere varcato una qualche soglia che faccia la differenza fra l'infanzia e la maturità. certo che di esperienze,soprattutto negative ,ne ho fatte parecchie.due di picche con ragazze,figuracce nella società e canzonature da amici o presunti tali. inutile girarci intorno: è stato molto doloroso essere trattato in questo modo. prova ne è che gente che ha subito cose simili alle mie ha risolto facendo stragi collettive per poi ,forse in un istante di lucidità suicidarsi senza vedere "luce".
cosa è che allora mi ha impedito di diventare "cattivo" verso certi comportamenti ,anzi di comportarmi in maniera simile come autodifesa verso certe persone sempre pronte a fare branco e a metterti in mezzo? boh.... me lo sono sempre chiesto. tranne un breve periodo ,circa a 11 anni non me la sono mai sentita di prendere per culo gli altri,come altri facevano con me: sapevo che faceva male e non lo trovavo per nulla divertente,anzi ,di divertente non c'era nulla,era solo crudeltà allo stato puro (e non volevo assomigliare a quei tipi tanto crudeli). sentimento genuino fra l'altro a differenza del buonismo che l'era moderna ci impone (a torto e i risultati si vedono) a ogni costo. sia chiaro! genuino si,giusto no!
allora a costo di sovraccaricare gli unici tre neuroni di cui la natura mi ha fornito, ho provato a venirne a capo e non è stato facile. l'ipotesi più accreditata è che io non sia affatto cresciuto,infatti vivo ancora con mia madre e faccio lo studente. certo,faccio i lavori di casa,mi occupo della spesa e ho la mia indipendenza(entro certi ben pochi limiti),ma all'età mia,28 anni, la parola responsabilità ha ancora un sapore di inconsapevolezza. qualcosa che deve essere raggiunto,qualcosa di intangibile. perchè? perchè sono ancora infantile,ovvio no? la prova è quando mi sono comprato lo scooter (il mio caro spooty doo): la spesa più grande della mia vita fino a questo momento, quando l'ho visto la prima volta mi son detto:"è mio!".mai provato nulla di simile,indescrivibile,per la prima volta ho sentito la responsabilità anche verso gli altri perchè andarci in giro senza fare attenzione voleva e può voler dire fare incidenti,investire qualcuno o in generale fare casini che ti possono anche cambiare la vita,se sopravvivi.....
ecco perchè mi reputo infantile. in fondo crescere significa cambiare molte cose del mio stile di vita,prendere precisi impegni ma soprattutto cancellarne tanti altri che sono individualisti e egoistici. potrei dedicare a me stesso una immensità di tempo in meno e questo mi fa paura. non si creda che voglia perdere il mio stato di culo sulla bambagia,è proprio paura di non sapere cosa ti aspetta.
io crescere lo immagino come un sentiero,la strada della vita (ficus eh?! )con la vegetazione talmente alta che non riesci a vedere ne a destra ne a sinistra e in fondo vedi che il sentiero curva dove non vedi oltre. e devi arrivarci dietro la curva e una volta arrivato non puoi più tornare indietro, arrivato lì ti aspetta la vita,quella vera e mi fa paura sapere cosa mi aspetta.......vai a sapere cosa mi aspetta!!!!
Sicuramente so' cosa perdo (ma poi ne siamo sicuri?) e forse perchè tanto ho lottato per avere quel poco che ho,che mi angoscia il pensiero di perderlo (cuor di leone rulez!).
però è inevitabile... prima o poi mi tocca ,bisognerà vedere con che spirito guarderò oltre quella curva, inutile dire che l'intenzione è di prepararmi ma la paura grande è il non arrivarci perchè si rimanda sempre al giorno dopo.
eppure di grandi risultati ne ho ottenuti (per un uomo normale): ho smesso di fumare dopo anni che lo facevo,ho perso quasi 40 kg dopo una vita di obesità e nello sport ci profondo tutto l'impegno di cui sono capace con buoni risultati,son capace di lavorare ore di seguito senza mai fermarmi e ho una alta resistenza fisica. eppure sulle cose che richiedono sforzo mentale come lo studio cedo..... stress? semplicemente ho raggiunto i limiti? boh... tanto son infantile.... quando cresco cambio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...ti ho conosciuto x caso postando su ihms e mi ritrovo a leggere il tuo "diario di bordo".
Mi complimento con te, ke riesci a spiegare così bene i tuoi sentimenti.
Un commento sul tuo "crescere"....secondo me si cresce ogni giorno, forse senza accorgersi...certe volte a fine giornata, quando riesco a trovare un momento di relax, mi accorgo che ho sempre imparato qualcosa, anche da ciò ke può sembrare inutile...come dico io "da mettere nel mio bagaglio esperienze"..

Andrea ha detto...

vero! ti quoto in tutto. pensa che c'era un periodo ,quando facevo cose nuove in cui ad ogni istante che passava mi sembrava di essere profondamente diverso dall'istante prima per l'esperienza che accumulavo