mercoledì 13 aprile 2005

io sono ...IO!

spesso il sottoscritto ha paura di mostrare pensieri,sentimenti,dubbi e le proprie idee. i motivi sono tanti, paura di non essere capiti,di esser presi in giro o semplicemente la paura (quasi sempre infondata) di far del male a qualcuno o anche a se stessi.quante volte per non offendere un amico ho taciuto su un suo comportamento? quante volte ho fatto finta di nulla,spesso facendo la figura del cretino patentato davanti agli altri per non guastare una serata con diatribe o per non offendere qualcuno? quante volte ho detto si anche se pensavo no? quante?
Credo capiti a tanti,in fondo:quante volte ci siamo arrabbiati verso una persona quasi sperando che già solo dal nostro sguardo almeno intuisse che qualcosa non va',che senza dire una parola capisse da sola,che senza bisogno di aprire bocca capisse che il problema era proprio lui e il suo modo di fare anche se in buona fede? quante?
Stando zitti a chi lo facciamo il torto? a noi che subiamo in silenzio,magari finchè accumula oggi e accumula domani arriva il giorno in cui all'ennesimo piccolo torto o disattenzione o crudeltà non sbottiamo e agli occhi della,o delle persone abbiamo una reazione esagerata per quella situazione?
magari in buonafede senza accorgersene hanno comportamenti irriguardosi,che senza volerlo ci mortificano senza neanche rendersene conto?
Allora si giunge alla domanda : cosa è l'amicizia?
Termine complesso, ho trovato gente conosciuta da 5 minuti che agli altri mi presentava come amico,pensare che per me certa gente è "conoscente" anche dopo 10 anni che ci esco insieme. non lo so... non me la sento di chiamare amico un tipo che conosco poco,una persona che non mi da fiducia;è come dare del salato allo zucchero,non c'entra nulla.Ecco,è un ossimoro alla fine.
Inutile precisare che a causa dei miei trascorsi do' una forte importanza alla parola amicizia,non la uso con leggerezza e quelle pochissime volte che lo faccio è giusto per tagliare corto.
e allora come ci si deve comportare? dire tutto in faccia? in fondo siamo amici,cosa c'è di male? basta trovare le parole giuste e passa la paura no? in fondo siamo umani,mica bestie;abbiamo la parola per dialogare,confrontarci e discutere,mica cani che risolvono tutto ad annusate e morsi!
ho capito che prima di fare i conti con qualcuno bisogna farli con se stessi:avere il coraggio di guardarsi dritto negli occhi del cuore e avere il coraggio di dire le cose in faccia prima di tutto a se stessi perchè le verità a volte fanno male anche a noi,e se si affronta la persona e questa non capisce allora poi tanto amica non era.
Parlo cosi ma per me è molto difficile,mi capita spesso di affrontare discussioni e poi di trovare le parole giuste tre giorni dopo,magari proprio quelle parole che sarebbero state più utili per spiegare le mie ragioni.ecco perchè per evitare fraintendimenti anche peggiori a volte sto' zitto e accumulo.... accumulo....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'amicizia è qualcosa di preziosissimo, ma è anche una cosa che richiede impegno molto.
Il vero amico è colui che ti è affianco in tutti i momenti della vita.
E' colui che ti sopporta, che ama i tuoi pregi e i tuoi difetti.
E' colui che ti dà la pacca sulla spalla, e che ti dice "stai facendo una cazzata" a brutto muso.
E' colui che ti perdona una parola detta per rabbia e che comprende.
Il vero amico è altre 1.000 cose positive e negative.
Ma il tuo primo vero amico devi essere tu, se non ci credi tu in te stesso non lo faranno neanche gli altri.
E credimi l'ho provato sulla mia pelle, io non ho avuto una famiglia "normale" tutt'altro, ed ho passato momenti bruttissimi, finchè non ho cercato altrove quello che la mia "famiglia" non mi dava.
L'ho trovato nel momento stesso che ho fatto venir fuori quella che ero senza aver paura.
Ho occupato tantissimo spazio SCUSAMI.
Bacio Black

Andrea ha detto...

e di che blak? mi fa piacere,prenditi pure lo spazio che vuoi! :)
ho capito cosa intendi. mi spiace per la tua famiglia ti comprendo. per fortuna un amico come intendi te ce l'ho e guai a chi me lo tocca però il mio era un discorso più di ampio respiro,forse mi sono espresso male.

Anonimo ha detto...

Quello che hai scritto è molto personale ma mi ci rispecchio in pieno...
Ne parlavo giusto ieri sera con un mio amico. Anch'io se mi arrabbio sto zitto per non creare 'disarmonia', perchè secondo me i litigi (in generale) hanno come effetto primario quello di generare delle crepe... Se l'amicizia è vera, dopo poco tempo la crepa si potrà chiamare assestamento e sarà servita solo a creare un livellamento del rapporto, un venirsi incontro fra una montagna e una pianura creando una collina, più facile da scalare per entrambi.
Se invece non si è veri amici la crepa resta e anche se sopra ci metti l'intonaco (fai finta di niente) sotto c'è sempre. E alla lunga una parete piena di crepe sappiamo tutti che fine fa!
Però non ho ancora capito se è meglio non evitare le crepe per verificare se un rapporto è vero oppure no.....
Chissà se il tempo ci aiuterà!

Anch'io mi sono dilungato, speriamo che il blog regga!! ;)

Andrea ha detto...

eheh! infatti però è pure vero che fa piacere sentirsi dire dall'amico:"scusa ho sbagliato" non per piacere in se ma perchè ha rispetto di te e se ti ha offeso lo capisce.A volte è capitato pure quando una situazione diventava insostenibile di parlare a quattr'occhi cercando di capirsi. e se l'amicizia è sincera e soprattutto ci si tiene allora tutto prosegue e anzi si rafforza come mi è successo.
per la lunghezza dei post non vi preoccupate, se li volevo più corti avrei messo il limite alla lunghezza no? :)
cmq benvenuto anche a te! ;)