mercoledì 1 febbraio 2006

E vagli a dare torto...

Cibo per cani ai bimbi del Kenya
Auto da 10 milioni al loro governo


NAIROBI (Kenya) - Cibo per cani: una nota catena industriale della Nuova Zelanda ne ha annunciato l'invio, 42 tonnellate, per nutrire i bimbi affamati del Kenya. Lo ho scritto ieri il diffuso quotidiano Nation, riportando anche lo sdegnato, quanto allibito, rifiuto del dono da parte del portavoce governativo keniota.

"È un insulto - ha detto il portavoce del governo di Nairobi - dato il significato che i cani hanno nella nostra cultura". Il direttore dei servizi medici del Kenya, James Myikal, ha dichiarato: "Per nessuna ragione può essere consentito di cibare persone con pastoni per cani". Ovvio, sembrerebbe. Ma Christine Drummond, proprietaria-fondatrice di Might Mix, nota azienda neozelandese di biscotti per cani che aveva preso l'iniziativa dopo un viaggio nel Paese africano piegato dalla carestia, ha immediatamente replicato: "È molto nutriente, ha un buon sapore, e io stessa lo uso nel mio porridge ogni mattina". Più tardi ha corretto il tiro: "L'ho inviato, attraverso una organizzazione di beneficienza keniota, non come cibo per cani da dare ai ragazzi affamati, ma come supplemento nutrizionale: potrebbe servire a 160 bimbi per due mesi". Al di là di questa incredibile vicenda, la situazione del Kenya (33 milioni di abitanti, circa il 60% dei quali "vive" con meno di un dollaro al giorno) si fa sempre più drammatica. Quasi quattro milioni di persone sono a rischio per la tremenda siccità che sconvolge il Paese (sono stati già una cinquantina i morti per inedia e malattie connesse, soprattutto bimbi), mentre il governo è travolto da un'ondata di scandali relativi a sperperi e corrizione: in 18 mesi ha speso 10 milioni di euro per il parco auto governative e corruzione. Al punto che ieri la Banca Mondiale ha deciso la sospensione di un finanziamento di 19 miliardi di scellini kenioti (circa 215 milioni di euro) in attesa di verificare iniziative concrete dell'esecutivo contro la corruzione.Agi, Ansa

(01/02/2006)


pensando bene hanno peccato di ingenuità ,pensando male.....

da City di oggi (quotidiano scaricabile tra l'altro)

1 commento:

Andrea ha detto...

ti do ragione ,un esempio per tutti è l'asia con la storia dello tsunami