lunedì 27 novembre 2006

taglio di certi posti

da Metro di oggi:

NONOSTANTE le proteste degli interessati che hanno cosparso il Paese di ordini del giorno con la richiesta di stralcio della norma, nel testo di Finanziaria approvato dalla Camera l’articolo 43 è
riuscito a sopravvivere ancorchè trasformato in comma 172 del maxi-emendamento. La disposizione contestata prevede l’abolizione, a partire dal 1° gennaio prossimo, dei comitati nazionali, regionali e provinciali operanti nell’Inpdap e nell’Inps. E’ giusto abolire questi organismi come vuole fare il Governo oppure sono strumenti indispensabili – il problema si pone soprattutto per l’Inps, dove ne esistono ben 899 al netto degli organi istituzionali - di partecipazione delle parti sociali ? Lasciamo giudicare ai lettori della rubrica, la gran parte dei quali – ne siamo convinti – non immaginerebbe mai che l’Inps – la delle nostre pensioni, l’emblema del nostro welfare – coltivi e nutra quasi seimila “poltrone” riservate
ai rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni datoriali, con l’aggiunta di qualche funzionario ministeriale. Va detto subito che la gran parte sono solo seggiole, spesso scomode,
sgabelli e strapuntini; e che quanti vi si siedono sopra non si arricchiscono, giacchè le (poche) indennità di carica ammontano a
qualche migliaia di euro all’anno e i (tanti) gettoni di presenza a qualche decina di euro per ogni seduta. Per giunta, l’importo di questi gettoni ha già subito un taglio del 10%, per effetto di
una precedente legge. Inoltre, nella grande maggioranza dei casi tali risorse vengono versate, in tutto o in parte, alle organizzazioni di appartenenza. Ma la cosa è ugualmente indicativa di
un sottobosco di burocrazie sindacali e associative (dei lavoratori e dei datori) che trova riparo ed ospitalità all’ombra dell’Inps. Se anche al Senato la norma non sarà modificata non vi sarà più il problema del “che fare” di questo enorme apparato, a cui è affidato, in prevalenza, il compito di esperire preliminarmente il ricorso amministrativo, che è condizione di procedibilità dell’azione
giudiziaria in materia previdenziale. In conclusione, i risparmi sono modesti, ma l’operazione
sembra essere positiva in quanto eliminerebbe un pezzo di socialismo reale all’italiana.

Nessun commento: