domenica 27 maggio 2007

che fine fa l'olio dei motori usato?

per chi se lo ì sempre chiesto visiti questo link oppure legga semplicemente di seguito:


1. Raccolta
L’attività di raccolta riguarda il prelievo presso i produttori/detentori dell’olio e il primo stoccaggio nei depositi dei concessionari.


2. Stoccaggio
L’olio lubrificante usato, dopo il primo stoccaggio,viene conferito ai 5 depositi del Consorzio stesso (Reol a Milano, Viscolube a Lodi, Monticelli a Pavia, Viscolube a Frosinone e Ramoil Service a Napoli).


3. Analisi e classificazione
Una volta conferito al Consorzio presso uno dei 5 depositi di stoccaggio, l’olio lubrificante usato viene analizzato per determinare le caratteristiche qualitative e quindi il corretto canale di eliminazione.


4. Processi di eliminazione
In base alle caratteristiche qualitative dell’olio usato, il prodotto raccolto può essere sottoposto a:

La rigenerazione è il processo che meglio valorizza il prodotto raccolto, perché consente di trasformare l’olio usato in una base lubrificante rigenerata con caratteristiche qualitative simili a quelle delle basi lubrificanti prodotte direttamente dalla lavorazione del greggio.
La rigenerazione ha un alto rendimento: da 100 kg di olio usato si possono ottenere circa 60 kg di olio base rigenerato e 20/25 Kg di gasolio/olio combustibile, consentendo così un risparmio sulla bolletta energetica italiana.

Quando l’olio raccolto è riutilizzabile, ma non rigenerabile, è sottoposto al processo di combustione, prevalentemente eseguito nei cementifici, impianti in grado di sfruttarne il potere calorifico (circa 9.500 kCal/kg), nel rispetto dei limiti di legge sulle immissioni in atmosfera.

Gli oli usati che non possono essere né rigenerati né inviati alla combustione, perché presentano parametri fuori specifica, in alcuni casi vengono inviati ad impianti di trattamento, che attraverso dei processi fisici e/o chimici sono in grado di far rientrare le caratteristiche della frazione oleosa entro i limiti, per cui si può poi procedere al suo recupero inviandolo alla rigenerazione o alla combustione.

Nel caso in cui le caratteristiche dell’olio non consentano né la rigenerazione né la combustione né il trattamento, il prodotto viene inviato agli impianti di termodistruzione, dotati di sistemi di abbattimento delle emissioni ancora più severi. La quantità di olio inviato alla termodistruzione ammonta a meno dello 0,5% del totale raccolto.

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