Spesso mi si accusa di una mia chiusura verso tutto e tutti nei momenti di sconforto che da come segni evidenti solo l'incapacità di ridere,una socialità sottotraccia e un tirarla per le lunghe quando si tratta di organizzare ,fare o semplicemente muovere le chiappe anche solo per andare al cinema (che viene scambiato per l'arte del fare il prezioso).
Semplicemente è una mia difesa naturale ,non lo faccio apposta ma mi rendo anche conto che senza volerlo posso ferire i sentimenti altrui (se poi il signor o peggio la signora altrui sono permalosi ..... ) e questo mi crea ancor più disagio.
A volte riesco a trovare una soluzione ,ma altre volte no e cerco di tirare avanti anche se poi lo vivo andando sempre più giù come un cane che si morde la coda e basta un non nulla per farmi saltare la mosca al naso.
Altre volte invece la soluzione la trovo ma non voglio ammetterla a me stesso perché significherebbe ammettere un mio fallimento (e fallimento nell'enciclopedia "orgoglioso come un pavone" ,ed. blubbo, non esiste).
Insomma ,per riassumere : se sono considerato stronzo non lo sono così tanto come si può pensare o posso apparire.
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