sabato 13 settembre 2008

portata cerebrale ovvero il cervello come un imbuto

vorrei scrivere unmilionenovecentoventicose .
leggo i blog degli altri e rosico perché parlano ,disquisiscono e esaminano argomenti che sono interessanti che già da un po' mi dico che vorrei trattare e poi invece lascio dopo aver passato in rassegna tutti i compagneros che seguo su google reader (ebbene si... lo ammetto , è utilissimo) e mi pare di fare un copiato soffiandogli l'idea.
vorrei parlare della fisica che alla fine amo tanto ,della matematica che vorrei mettermi a leggere la sera sbragato sul letto nel silenzio di una camera che non ho di una casa che sogno.
E il fluire dei miei pensieri che come in un imbuto non riescono a passare e tracimano...
si lo so che sono stressato ma non ricordatemi che siamo ancora a settembre perché sennò mi sparo

4 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Andrea, perché "un copiato"?
In risposta ad un post di altri, spesso non si riesce a dire tutto quello che si vorrebbe.
E farebbe piacere, magari, leggere articolate opinioni diverse.

Mi sa che, tra i tags che hai indicato,
hai omesso di inserire "pippe mentali"...
Un bacio.

Giulio GMDB© ha detto...

Secondo me non bisogna arrovellarsi tanto. I post dovrebbero uscire spontanei, spontanei come un rutto. Se non vengono vuol dire che avevi già digerito :-PP

Anonimo ha detto...

Beh ma la soluzione è semplice...
Scrivi tutto subito! Così 'arrivi primo' e saranno tutti gli altri a 'copiare' te!! ;-)
La verità è che se tracimi vuol dire che pensi a troppe cose...


Scherzo!! :-D

Andrea ha detto...

bastian : hai ragione però l'idea di trattare qualcosa di inedito mi stuzzica sempre di più ;)

giulio: rotfl!!

ptt: penso pure troppo , e agisco poco ;)