giovedì 2 giugno 2005

pensarci su

Dopo l'interessante scambio di opinioni con Cathunter voglio trattare un argomento che mi riprometto di approfondirlo di più in futuro ma intanto lo introduco anche per dare un po' a tutti modo di assorbirlo perchè non è affatto facile.
Siccome non so' bene da dove cominciare e sto' scrivendo di getto ,faccio una domanda a bruciapelo:
vi fermate mai a riflettere?
siete i tipi che davanti a piccole cose come grandi enigmi esistenziali ci passate sopra oppure come me vi bloccate sulla incongruenza finchè non riuscite a trovare una risposta alla vostra domanda con una logica sensata e costruita su riflessioni e non sull'autoconvincimento che è così e basta?
non voglio innagurare il club dell'onanismo mentale,però ci sono certe cose che ti vien voglia di rifletterci sopra. Può essere il caso,può essere l'amore,può essere anche un evento normale e quotidiano che però quella volta non pare cosi scontato e vi chiedete perchè è così.
Questo lo dico anche in virtù di certe persone che apparentemente si trovano davanti a grandi dilemmi della vita però riescono a scavalcarli e almeno apparentemente non vengono nemmeno scalfiti dal dubbio. perseguono il loro obbiettivo e stoicamente vanno avanti immuni a tutto il resto. anche vero che nella società di oggi tanto tempo per riflettere non lo hai ,inoltre ,purtroppo,si è visto che la riflessione non sempre è costruttiva,anzi può degenerare in paranoia e depressione. un esempio sono gli anziani dopo una vita di lavoro che hanno fin troppo tempo libero. è la prova che anche il "ragionare" richiede allenamento o almeno una guida e purtroppo quando questo non c'è si finisce col suicidio come è capitato alcune volte al paese nativo di mia madre

11 commenti:

Numero 6 ha detto...

Sì, mi fermo a riflettere.
Di politica innanzitutto.
Amore, lì che c'è da riflettere?
:-)

Andrea ha detto...

sull'amore:
ad esempio: è amore o semplice affetto scambiato per un sentimento "più alto"?
cmq mi riprometto di riscrivere meglio l'argomento e soprattutto meno ermetico

Anonimo ha detto...

Hai presente la canzone di S. Bersani?
"troppo celebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore..."
Io rifletto sempre sulle cose, non tanto per la paura di sbagliare, quanto per la paura di poter involontariamente far del male agli altri.
Sono patologica lo so!!!
Bacio

Andrea ha detto...

no,la canzone non la conosco ,almeno cosi su due piedi. magari se la sento la riconosco.
però è vero.
ti va' di dire il significato che dai te a alla frase della canzone? perchè detto cosi potrebbe avere interpretazione interpretazioni (abbi pazienza ,mi sto' rimbambendo di formule e le capacità cognitive semi inesistenti vanno sempre più a farsi benedire..).
ps: non sei patologica! ;)

Anonimo ha detto...

"Troppo celebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore..."

Pensare sempre a tutto quel che si dice, perchè le parole hanno un significato profondo e una volta dette non si possono cancellare con un colpo di spugna.
Spesso la gente pensa di poter fare e disfare la vita degli altri, entrare ed esciree dalla vita altrui senza battar ciglio senza pensare nemmeno per un attimo che la persona che si ha davanti ha un cuore una anima...e può soffrire molto di parole dette con troppa leggerezza o di parole non dette.
Mi sono spiegata?
Bacio Blakie

Andrea ha detto...

perfettamente! :)

Anonimo ha detto...

Buongiorno Andrea, buongiorno a tutti.
Ho appena letto il tuo "pensarci su" dopo qualche giorno di pausa...pausa proprio presa x il motivo del tuo blog!
Una mega discussione sul lavoro, qualche parola di troppo uscita dalla bocca di colleghi in un momento già x conto mio molto difficile...buoio, ho staccato l'interruttore e ho pensato al da farsi. Ad una conclusione, non penso di esserci arrivata: sicuramente sono più rilassata, ho avuto un po' di tempo x confessarmi dentro...
Le parole della canzone di Bersani sono profonde e adattissime alla mia situazione...
Riflettere...altro che se rifletto! A me serve e nonostante ce la metto tutta, ogni volta esco da queste situazioni sempre più provata e, purtroppo, sempre più "bastarda dentro". E' bruttissimo, ma sempre più necessario.

Andrea ha detto...

ti do una pacca sulla spalla di incoraggiamento cat! intanto ben tornata :)
si ,staccare la spina serve ed è molto utile. in passato pur di appianare divergenze e casini con gli altri cercavo di essere sempre più malleabile possibile,poi ho scoperto che senza che te ne accorgi diventi talmente morbido da trovarti la impronta della suola delle loro scarpe in faccia: morale a volte un paio di vaffa sono idispensabili e si sta meglio a dire le cose in faccia piuttosto che stare zitti e rimurginare.
per le parole è vero: e io purtroppo sono un esempio vivente di come si può essere stupidi senza volerlo. lo sai le gaffe e le figure da stupido perchè apro la bocca per impulsività? l'unica cosa che mi consola è che ciò che "sparo" senza quasi pensarci di fondo non è cattivo nè crudele, ma solo l'espressione rozza e non subito assimilabile del mio pensiero

Anonimo ha detto...

Comunque la canzone è "Giudizio Universale" di Samuele Bersani se ti capita ascoltala è molto bella.
X Catshunter : tutta la mia solidarietà spesso sul posto di lavoro è davvero difficile sopportare certi atteggiamenti.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Blackangel.

Andrea ha detto...

x blakangel
ho sentito la canzone.
la conoscevo però ho ascoltato meglio le parole.
grazie
un bacio di ringraziamento
Andrea