martedì 30 ottobre 2012

Morty l'apprendista, di Pratchett

Mettete che vostro padre si preoccupi per voi. Più che altro perché non vede quello che vorrebbe vedere: un ragazzo che vuol proseguire il lavoro paterno ma invece un ragazzo che è curioso e fa persino domande! Mettete che senza tanti problemi vi porti al paese per farvi diventare l'apprendista di qualcuno ma quando oramai ogni speranza è persa si offre come maestro il meno attraente, il più pauroso e il più temuto dei padroni: Morte![...]

Altro romanzo del prolifico Pratchett, questa volta nel ciclo di storie dedicate a Morte. Faremo la conoscenza di Morty, ragazzo che imparerà molto dal suo nuovo lavoro anche se combinerà qualche guaio bello grosso che si porterà dietro degli "strascichi fastidiosi". Proprio per rimediare a questi guai ne creerà altri in un crescendo, mentre Morte dovrà vedersela coi suoi di guai di"eterno" un po' depresso che cerca la "botta di vita".
Pratchett in questo libro mi ha un pochino deluso: dopo "la luce fantastica" ero entusiasta e mi aspettavo un altra storia simile che invece è andata un po' a corrente alternata. Pratchett sfrutta il cinismo con una buona dose di ironia che caratterizza tutta la sua produzione mettendo alla berlina le cattiverie e l'avidità. Questo è il bello dei suoi libri. Il brutto è che forse il resto si basa un po' troppo su un umorismo british. Sia chiaro, il libro non è brutto! anzi! Però fa sorridere ma non ridere (almeno a me), anche se è godibile e fa passare delle ore liete. Tanta fantasia nei personaggi, nelle situazioni e nella storia che rendono sempre più particolareggiato il mondo disco e il mondo di Morte.
Piccolo cameo di una vecchia conoscenza che non dico per non spoilerare.
Diciamo che come voto gli do 7 falci e mezzo su 10.

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