martedì 25 febbraio 2014

C'è il sole, prendo l'ombrello

Il meteo, sia per passione sia per paura di non sapere cosa ci aspetta è diventato sempre più importante e imprescindibile dalla nostra vita. Tutti i giorni controlliamo cosa ci spetti nelle ore seguenti o nei giorni successivi sperando che il tempo ci azzecchi [...]


In realtà, dopo anni in cui seguo diversi siti, mi sembra che più si vada avanti e più impreciso divenga l'arte del sapere se "beccherò acqua mentre mi sposto per la città in moto che su quel maledetto trabiccolo manco posso infilare l'antipioggia nel sottosella ma mi tocca portarmelo dietro apposta". Se prima, parlo di alcuni anni fa, poteva capitare che sbagliassero a fare le previsioni ad uno o due giorni, ora sta diventando una costante. La cosa è curiosa perché ora la tecnologia dovrebbe essere estremamente più evoluta e dovrebbe (l'uso del condizionale è d'obbligo) offrire una qualità superiore.
Certo è che a causa dei cambiamenti climatici diverse cose sono cambiate. I parametri in gioco sono molti e non si tratta solo di sapere dove la nuvola fantozziana si sposterà ma anche se pressione, temperatura ecc ecc hanno i valori che servono. Insomma a dirlo è facile a farlo no e sembra che l'unica soluzione evergreen sia ancora il reumatismo del nonno.
Fatto è che rimane comunque una gran seccatura. Non che se piova sia la fine del mondo ma come ho detto spostandomi sulle due ruote, anzi, su una due ruote in cui la roba antipioggia non ci sta e mi tocca portarla apposta in una borsa separata, e anche la protezione dalle intemperie non è al livello di del mio vecchio scooter, sapere se sarà solo nuvolo oppure se diventerò zuppo come il proverbiale pulcino beh... fa una bella differenza! 

1 commento:

Giulio GMDB© ha detto...

Penso che il problema sia dovuto proprio ai cambiamenti climatici in atto che i "vecchi" modelli di previsione non riescono a gestire.