Tra idee poco chiare e pensieri che non pensavo fossero così fondamentali da condividere alla fin fine mi sono sempre tirato indietro e le idee, spesso insulti, sono rimasti chiusi dentro la mia mente a fermentare ma anche a crescere come struttura e alla fin fine a maturare in una semplice domanda: perché?[...]
Perché questi tizi si inventano delle vere e proprie balle e ci costruiscono attorno una impalcatura fatta di nulla che però i creduloni come me possono pensare che siano vere? Poi a me personalmente anche se infiocchettate poco convincevano eppure ci sono altri che non solo ci credono ma la sposano come causa e che anzi la difendono a spada tratta in una sorta di "credere, obedire, combattere" per questa assurda causa.
Mi ritengono un buono, una bella persona; qualità che io non mi vedo ma la stima di me stesso è un'altro discorso, più che altro io invece mi reputo un fregnone. Lo sono perché do credito a tutti con la convinzione che sopra i 18 anni si diventi adulti e che le bugie non si dicano o meglio che si è troppo intelligenti e gli altri lo siano altrettanto per far credere a qualcuno della fuffa come scie tossiche o chip sottopelle o complotti di stato. E se uno ha qualche problema mentale perché imbastirgli una marea di minchiate come farebbe un moccioso o uno scrittore di fantascienza?
Purtroppo non sono psicologo e ogni tanto qualcuno sui blog fa osservazioni interessanti.
Paolo Attivissimo, gionalista che scrive cose molto interessanti e sbufalatore di professione scrive che i professionisti del complotto semplicemente ci guadagnano grazie ai creduloni che comprano libri o vanno ai seminari a pagamento o semplicemente visitando i loro siti che immagino siano pieni di pubblicità.
Ok, anche Nebo una volta ha raccontato a modo suo una storia ai limiti dell'incredibile ma a quanto pare vera quindi perché stupirsi?
Però a parte i professionisti della bufala che quelli vabbè, lo fanno per professione e monetizzano, ho conosciuto gente "normale"(?) che invece difende queste idee... così.... perché ci credono senza che gliene venga in tasca nulla a parte un sacco di pernacchie. OH, sia chiaro! Non è che io mi diverta a sbeffeggiare chi crede in queste cose anzi semmai mi ci arrabbio e avvilisco perché una persona di cui hai stima non può postarti foto di un bel cielo striato da nuvole bianche ed esclamare "anche oggi in cielo c'è qualcosa di strano!" e alle tue richieste di spiegazioni se ne esce fuori con la scusa delle scie chimiche. Quando gli chiesi lumi, spiegazioni e anche le prove SCIENTIFICHE delle sue dichiarazioni se ne uscì fuori con una pagina di sciachimisti ("scusi signor oste, com'è il vino della casa?") e come loro quando gli chiesi di dimostrarmi matematicamente, fisicamente e chimicamente come si formano queste scie in caso di normalità senza additivi chimici che le compaglie aggiungerebbero mi rispose esattamente come qualsiasi complottista: "si sa che è così". Non è proprio così per nulla! Se uno si mette di santa pazienza a dimostrare tutto loro ripetono il loro dogma: "sono tutte cazzate perché si sa che è così". Frase ripetuta all'infinito assieme all'attaccarsi alle presunte prove portate dal pallonaro di turno che si spaccia per esperto di esplosivi (torri gemelle), ingegnere aeronautico con millemila anni di esperienza che ha lavorato (in gran segreto per grandissime compagnie avioniche) (sciachimisti) e così via in un delirio in cui NESSUNO CONTROLLA E VERIFICA NULLA!
Insomma è la grande sagra del "fidati che me l'ha detto.... uno sconosciuto su internet!!!". Questo perché nell'era del tutto a portata di mano fa fatica andare a leggere qualche articolo scientifico scritto bene ed è molto più facile leggere 4 righe a cazzo scritte sulla bacheca di qualcuno su facebook o simili.
Ultimamente le bufale non sono diventate solo seccanti e noiose ma anche pericolose: pensiamo alla bufala dei vaccini che creano autismo. Ora un
Tutto questo per una semplice e banalissima questione: l'ignoranza. Per millenni abbiamo incolpato la chiesa che ci ha tenuto lontano dalla scienza e dalla conoscenza. Ora che tutto è a portata di mano chi incolpiamo? L'opulenza? La pigrizia o cosa?
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