lunedì 16 marzo 2009

l'italiano e l'acquisto consapevole

proprio questo articolo di tom's hw mi ha fatto riflettere su un episodio che mi è capitato quando ho comprato il baloccophone.
Come premessa mi sembra doveroso rimarcare che l'italiano o italiota ma oramai è sdoganato , medio quando si tratta di tecnologia con il cartellino "offerta" o "sottocosto" davanti è famoso per fare file interminabili ,spese pazze e folli per aggeggi tecnologici che alla fine manco gli servono e che rimetterà su ebay la settimana dopo allo stesso prezzo che l'ha comprato o poco più basso ,sempre che non l'abbia comprato di proposito per farci la cresta. Tale fascia di utenza non si ferma davanti a nulla prendendosi persino mezze giornate di permesso (o magari intere così poi a casa capisce come funziona l'aggeggio) oppure fingendosi malato. Questa era la mia paura quando andai a comprare lo smartphone . infatti comportandomi come da manuale del perfetto italiaota ho saltato una lezione di università per presentarmi al mediaworld all'orario di apertura aspettandomi accampamenti di crociati davanti a fuochi a mangiare cosciotti d'agnello e a raccontarsi le loro avventure mentre aspettavano l'apertura delle serrande per poter "raziare il noto negozio. Fortuna ha voluto che il "blocchetto" che avevo puntato non era fashion quindi snobbato dai più (ben diverso è stato al carrefour con l'offerta sul nokia n95 che ricordo essere internamente identico al mio; poi non li chiami italioti);inoltre pare che in pochi hanno ricevuto il volantino pubblicitario nelle cassette delle lettere.
Ebbene mentre tornavo al bancone della telefonia con la mia bella ricevuta di "pagato" avuta dalla cassa per ritirare l'agoniata scatola , mi trovo vicino ad un vecchietto con un foglietto con su scritto a matita una lista di cellulari tra cui quello che avevo preso. Da come ne parlava uno valeva l'altro ,manco lui pareva si rendesse ben conto cosa stava comprando cercando di comprare un modello al posto di un altro a seconda della disponibilità. E da lì mi è venuto il pensiero che spesso la gente fa l'equazione : marca famosa + offerta = deve essere per forza un acquisto ottimo. Certo ,magari lui stava lì per conto del nipote o del figlio ,vai a sapere ,però l'impressione è sempre quella di ch segue i volantini pubblicitari come una fede senza capire bene se quello che prende lo userà.
adesso scusate ma torno a controllare i volantini ,fosse mai....

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